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I temi del Natale e delle rappresentazioni presepiali sono spesso un’occasione in cui l’arte e il genius loci si esprimono al meglio e il Monferrato, anche per questo Natale 2019, propone alcune iniziative che, oltre che ad essere meta di visita, divengono occasione di perlustrazione di un territorio particolarmente affascinate in questo momento dell’anno, con i suoi vigneti a riposo sui caratteristici bric e foss e i borghi incastonati.  

Ecco alcune proposte che, a un’ora d’auto da Torino, Milano e Genova, possono fornire fascinosi spunti per entrare nell’atmosfera, perché no, accompagnandosi anche ai sapori invernali del Monferrato, tra bagne caude e agnolotti e i vini straordinari da cui, tra l’altro, sono nati – a cura delle tre enoteche regionali di Casale Monferrato, Acqui Terme e Ovada – tre cocktail dedicati a Grignolino, Brachetto e Dolcetto, a comporre una drink list MonferratoAutentico. 

Ogni anno, a Conzano (Alessandria), a pochi km da Casale Monferrato, Villa Vidua, la casa del Grande Viaggiatore  Carlo Vidua, per il periodo natalizio ospita la mostra: “Natività d’autore e il Divin Bambino”. Una collezione ricchissima , che di anno in anno integra nuovi pezzi, dai presepi napoletani alle  natività di autore. La chicca protagonista di quest’ anno è il grande presepe provenzale con oltre trecento figure, i “santons” in terracotta policroma, firmati da Escoffier. Tra le Natività d’autore più importanti della collezione, solo per citarne alcune, opere di Enrico Colombotto Rosso, Renzo Igne, Riccardo Biavati, Eugenio Guglielminetti, Emanuele Luzzati, Natale Panaro, affiancate da opere nuove, realizzate per questa edizione, di Daniela Alini, Max Ramezzana, Giovanni Bonardi, Alessandra Terzi, Andrea Moroni, Anna Gritti, Davide Minetti, Claudio Magrassi, Mario Fallini, Serena Laborante, Beppe Cavallaro, Marco Porta. Inoltre deliziosa esposizione della collezione di Stefano Mesturini: figure del Gesù Bambino dal Settecento ai giorni nostri.

Villa Vidua, oggi sede di mostre di arte contemporanea, era la casa di Carlo Vidua, conte di Conzano: collezionista, bibliofilo, archeologo, intellettuale e soprattutto Grande Viaggiatore, Vidua viaggiò dall’Egitto alle Americhe nel più tipico spirito dei Grands Voyages. Pochi sanno che senza di lui il Museo Egizio di Torino non esisterebbe, poiché donò la sua collezione privata per quello che fu il primo nucleo del museo. Morì il 25 dicembre 1830 in Indonesia a bordo della nave che lo stava trasportando nel porto di Ambon a causa di un’ustione dovuta al fango bollente di un vulcano nell’isola di Celebes. La villa, di proprietà del comune, ospita la deliziosa Stanza Cinese, con singolari affreschi di ambientazione orientale.

Un’occasione doppia per uno shortbreak a Casale Monferrato è la mostra dedicata a Vidua al museo civico di Casale Monferrato con oggetti a lui appartenuti e ricostruzioni. Passando dai bricchi del vignalese ove si trova Conzano, a quelli della attigua Valle Ghenza, sempre sulle colline del casalese, a pochi chilometri dalla antica capitale del Monferrato, ecco  un’altra imperdibile e unica iniziativa sulle colline Patrimonio Unesco.

Un’idea che poggia sulla più stretta interazione  tra borghi, natura e arte. Su quello che già è una occasione di cammino suggestiva nei luoghi del pittore Morbelli, ovvero i Percorsi Morbelliani, intorno alla casa del maestro del divisionismo, sulle colline Patrimonio Unesco, lungo le vie delle frazioni di Colma e Garriano e delle località limitrofe, nel periodo natalizio si dipana anche un suggestivo percorso artistico, dedicato ad una mirabile e variegata interpretazione artistica del Presepe. A cura della associazione Amis ‘dla Curma, sono ottanta, su un percorso ad anello di due km e mezzo, con una bella caratteristica: quella di mescolare opere di artisti di fama a contributi degli artisti del luogo, anche dilettanti, sino ai ragazzi delle scuole. Un ensamble ricco e affascinante proprio per la diversità delle opere  e particolarmente suggestivo nella visione notturna illuminata.

Villa Maria è la casa di Angelo Morbelli, dalla cui torretta il Maestro scomponeva i colori delle colline immortalando nei quadri più celebri proprio quel paesaggio vitivinicolo che cento anni dopo sono divenuti Patrimonio dell’umanità. Il giardino affascinante e lasciato come allora, è un tuffo nei colori del suo pennello, lo studio scarno e intatto , sono una emozionante immersione in quella che è stata la dimensione di Morbelli. A maggio è nato il Percorso Morbelliano, con  le riproduzioni pittoriche esposte nei luoghi prediletti, camminati dal maestro.

Un ‘altra proposta, ancora nel Monferrato, è ad Acqui Terme, la città della “Bollente”, ove ci si può regalare anche un soggiorno alla thermal Spa del lago delle Sorgenti. 

Presso il Movicentro, una mostra 60 espositori presentano 300 presepi di tutti i tipi provenienti da ogni parte del mondo: vetro, terracotta, ferro battutto, ceramica, meccanici e dalle dimensioni più diverse…a partire da pochi centimetri. Organizzato dalla Proloco, alcuni pezzi sono rarissimi, altri curiosi, realizzati da amatori, di proprietà di privati o di collezionisti. 

Spostandosi dal Monferrato verso la parte di Appennino della provincia di Alessandria, quasi al confine con la Liguria a pochi chilometri dall’interessante sito archeologico romano di Libarna, ecco la proposta natalizia di Arquata Scrivia

Una straordinaria testimonianza architettonica del 1300, la CASA GOTICA, considerata una delle cinque piu belle case gotiche di Europa e oggetto di studio nelle facoltà di architettura, ospita una mostra permanente di presepi -visitabile dunque tutto l’anno – che chiude però a ottobre, per riaprire a dicembre con l’aggiunta delle novità dell’edizione. L’allestimento viene costantemente arricchito di nuovi elaborati artistici e la novità di quest’anno, è la creazione un grande presepe semi meccanico con effetti scenici dal titolo “Acqua, terra, luce”, di circa 12 metri quadrati. Questo è collocato lungo Vico Gelsomino, in una caratteristica cantina. In tutto vi sono 15 diorami e 10 presepi, uno dei quali, particolarmente suggestivo, meccanico., di nove metri quadrati. Altro pezzo forte è intitolato Madre Terra,  a tema etnico, in ode al concetto per cui ogni nascita è natività.

Normalmente i presepisti dell’associazione “Arquator”, responsabili dei lavori,  si attengono alla scuola lombarda e si compongono di strutture di polistirolo, poi intonacate con gesso che viene poi scolpito come se fosse legno e quindi dipinto 

La Casa Gotica, di proprietà del Comune e sita in Via Interiore al civico 31, d’angolo con Vico del Gelsomino, per gli arquatesi è nota come la “Casa del Tranquillo”, dal nome di un personaggio del secolo scorso che vi ebbe residenza essendone proprietario. L’edificio ha una rilevante importanza storico-documentaria, notevole dal punto di vista urbanistico, perché elemento della originaria parte del borgo più antico, di periodo medievale. All’interno di questo storico edificio, ha sede l’Associazione arqua.tor. presepi onlus che ha allestito dal 2010 una mostra permanente di Presepi e Diorami che tra le sue attività ha l’allestimento di un laboratorio per coltivare nei ragazzi, giovani e adulti il desiderio di rappresentare l’intera storia di Gesù attraverso quadri che, curati nei minimi particolari, giocano con la prospettiva in modo eccezionale.

 

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