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Il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’ospedale San Martino di Oristano, guidato dal neodirettore Antonio Maria Laddomada, ha da questi giorni al suo interno un vero e proprio giardino fiorito, con una particolarità: a prendersene cura sono gli operatori e i pazienti dello stesso servizio.

Il progetto “Giardinaggio”, che rientra in un più ampio ventaglio di attività ricreative e di socializzazione in programma nel reparto, è nato su impulso della coordinatrice infermieristica Angela Dessì e dell’educatore Fabio Orani ed ha raccolto il favore e l’entusiasmo non solo del direttore Laddomada ma anche degli operatori e dei pazienti che si sono messi al lavoro per regalarsi un’area verde più accogliente e colorata.

Armati di guanti, zappette e palette, ieri i degenti, accanto a infermieri, operatori sociosanitari ed educatore, si sono trasformati in giardinieri e hanno arricchito il prato verde e le aiuole di fiori, piante aromatiche e piccoli arbusti che hanno donato un tocco di allegria a uno spazio asettico e impersonale. E se finora ci si è dedicati alla sola floricoltura, nel prossimo futuro è prevista anche la coltivazione di un piccolo orto che permetta ai pazienti di raccogliere i frutti del proprio lavoro.

«Il senso di questa iniziativa – spiega l’educatore Fabio Orani – non è solo quello di dotare il Servizio di uno spazio più gradevole in cui trascorrere le ore all’aria aperta, ma anche e soprattutto di impegnarli in un’attività che ha un valore riabilitativo. Per i nostri pazienti, il cui tempo di permanenza nel reparto è mediamente di un mese – prosegue l’educatore – il problema maggiore è costituito dal fatto di impiegare il tempo, un tempo scandito solamente dai pasti e dalle terapie». Essere impegnati in un’attività, al contrario, restituisce un senso alle giornate dei degenti e farlo fianco a fianco con gli operatori del Servizio facilita l’instaurarsi di un rapporto di fiducia e collaborazione. «Un altro aspetto fondamentale è quello della socializzazione: spesso chi è qui ha la tendenza a isolarsi, mentre un’attività come questa gli permette di avere un’occasione per relazionarsi con gli altri» conclude Orani.

Quello del giardinaggio non è l’unico progetto all’interno del Servizio: «Abbiamo molte altre iniziative in calendario – afferma la coordinatrice infermieristica Angela Dessì – dal laboratorio di arte e riciclo al cineforum, dal laboratorio di musica a quello di cucina. Ci stiamo attrezzando per portarle avanti tutte, questo anche grazie al direttore del Servizio, che crede nel valore terapeutico e riabilitativo di queste attività e sta dando un forte impulso ai diversi progetti».

Il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura del San Martino, dotato di 15 posti letto, è un servizio ospedaliero dove vengono attuati trattamenti psichiatrici volontari ed obbligatori in regime di ricovero ed ospita persone differenti per età e patologie.

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