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Due settimane in ospedale. Due settimane di vita e di incontri al Sant’Orsola da tradurre in un quadro, una serie di fotografie, una performance teatrale o un’esibizione di danza. È il progetto Degenze Artistiche con cui la Fondazione Sant’Orsola porta in ospedale alcuni artisti under 35 selezionati durante l’estate attraverso una call nazionale a cui sono arrivate 43 proposte.

“L’ospedale è il luogo perfetto per ragionare della vita – spiega il presidente della Fondazione Giacomo Faldella – qui si nasce e si muore, si attraversa il viaggio della malattia, si guarisce, ci si accorge di cosa conta davvero. In questi tempi di velocità e disattenzione, avere uno spazio dove fermarsi a guardare, a riflettere, a creare, a comprendere qualcosa del mondo e di se stessi, è opportuno anzi necessario”.

È da questi presupposti che nasce il bando Degenze Artistiche. Quattro artisti o gruppi di artisti di diversi ambiti disciplinari saranno ospitati all’interno della struttura ospedaliera per la durata complessiva di quindici giorni ciascuno. Vivendo tra medici e infermieri, affiancando volontari, prendendo parte alla vita dei reparti del Policlinico lavoreranno ad una creazione artistica, esito di una lettura personale di quanto incontrato.

Nelle prime due settimane saranno al Sant’Orsola Sara Savini, fotografa, che lavorerà nell’Oftalmologia diretta dal dottor Antonio Ciardella e Greta Di Poce e Filomena Maietta, artiste visive, al lavoro nel reparto di Geriatria diretto dal dottor Pietro Calogero.

Ogni settimana, al giovedì alle 17, ci sarà al padiglione 7 un incontro di confronto tra gli artisti al lavoro e tutti coloro che sono interessati a partecipare e condividere questo cammino. Tutte le informazioni aggiornate sugli incontri settimanali e sull’evento finale potrete trovarle sul sito o sulla pagina Facebook della Fondazione.

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