Print Friendly, PDF & Email

Viaggiare “like a local”, per vivere un luogo con gli occhi e le modalità dei suoi abitanti: èquesto il nuovo trend 2024 legato al turismo, scelto da chi ama entrare in contatto con la vera essenza delle mete di viaggio. Per oltre 7 italiani su 10 è importante cercare destinazioni o esperienze poco conosciute, fuori dalle rotte più gettonate, durante una vacanza. E la tendenza aumenta soprattutto per la fascia anagrafica 18-34 anni. Il motivo di questa scelta è semplice: per oltre 1 italiano su 2 vale la pena proprio perché si ha l’opportunità di assaporare tradizioni, usi, e costumi locali autentici, contro il 44% per cui la ragione è legata alla scoperta del territorio con gli occhi di chi ci vive e lo apprezza. Ma dietro questa scelta, c’è anche il desiderio di non ritrovarsi in luoghi troppo affollati e poco “veri”.

Lo rivela la ricerca internazionale “Valtellina nascosta: la vera anima del territorio e della Bresaola della Valtellina IGP” realizzata dalla Doxa per il Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina che indaga gli aspetti che rendono la provincia di Sondrio un’icona del turismo “like a local” per italiani, valtellinesi e turisti internazionali, gli stessi aspetti che hanno ispirato “Valtellina nascosta”, spin-off della campagna “Destinazione Bresaola”. Dopo il successo degli anni precedenti, la campagna continua a vivere sul territorio da giugno a settembre e invita a scoprire l’anima autentica della Valtellina attraverso mete, luoghi del cuore, tradizioni e bellezze ancora tutte da scoprire con la web app “Valtellina nascosta”: 15 destinazioni segrete che raccontano una Valtellina inedita e 21 “Bresaola experience” point, luoghi del cibo con una forte identità locale, dove degustare sapori del territorio e in primo luogo la Bresaola della Valtellina IGP. Storie di cibo, tradizione e saper fare da scoprire con tutti i sensi, in forma interattiva: ogni tappa è, infatti, pensata per stimolare vista, udito, gusto, tatto e olfatto.

“La campagna Destinazione Bresaola – afferma Mario Moro, Presidente del Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina. – sta diventando un appuntamento fisso, atteso e apprezzato. Torniamo a omaggiare il nostro territorio di cui la Bresaola della Valtellina IGP è diretta espressione: un mix di natura, storia, cultura e tradizione che definisce l’identità locale e che vive nel nostro salume tipico. Quest’anno per noi sarà particolarmente importante perché ci avviciniamo sempre di più all’evento olimpico 2026, che in parte si svolgerà proprio nel nostro territorio. È una grande occasione che rappresenta un’opportunità unica di crescita e visibilità per la Valtellina. La nostra guida nasce proprio per accogliere al meglio i turisti italiani e stranieri che arriveranno, per fare in modo che conoscano e apprezzino la vera identità del nostro territorio, con il suggerimento di luoghi particolari che solo chi è nato e vive in Valtellina può conoscere”.

Chi dice Valtellina dice bresaola, e viceversa: hanno in comune persone, tradizione, cultura e storia. Per omaggiare questo legame, il Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina ha realizzato la web app all’insegna del turismo sostenibile. La campagna vivrà da giugno a settembre e ogni 2° e 4° weekend di ogni mese si terranno due aperitivi local #Destinazionebresaola, dove degustare la Bresaola della Valtellina IGP, ça va sans dire, presso i 21 “Bresaola Experience” point aderenti alla campagna. Inoltre, l’utente accederà a storie e curiosità del luogo grazie al podcast “Storie segrete”: 15 audioguide con una voce narrante che inviterà a esplorare i luoghi e a provare sensazioni inedite attivando i sensi. Luoghi e bresaola experience point sono geolocalizzati tramite QRcode. Infine, nella webb app sono raccolte anche le 15 regole d’oro da ricordare per assaporare e abbinare al meglio la Bresaola della Valtellina Igp. “Valtellina nascosta” è anche una cartina pieghevole che sarà distribuita presso i principali infopoint turistici del territorio e i “Bresaola Experience” point. Le mete della guida sono state selezionate in parte dalla classifica dei valtellinesi, con l’ausilio di Rossana Pelliccioni, storica dell’arte ed esperta di territorio, validati da APF Valtellina – Azienda di Promozione e Formazione della Valtellina.

Ma, tornando alla ricerca Doxa, quali sono le esperienze preferite del viaggiatore contemporaneo? Per oltre 6 italiani su 10 non ci sono dubbi: la passeggiata nei piccoli borghi caratteristici è l’attività più amata, mentre il 57% preferisce assaporare, in locali e ristoranti, la cucina tipica del territorio. Poco più distante, il 51%, predilige la visita dei luoghi che raccontano la vita e i mestieri a cui fa seguito la visita di musei e luoghi d’arte. Ma, a domanda diretta, non ci sono dubbi: non si può parlare di viaggio alla scoperta dei luoghi se non si passa dal cibo. La cucina tipica esprime la vera identità locale e, per quasi 6 italiani su 10, proprio attraverso il cibo avviene la conoscenza più approfondita del territorio, mentre per il 55% la cucina locale è interessante perché diversa da quella cui siamo abituati. E per quasi 1 su due è un modo per conoscere i prodotti tipici che magari non si conoscono ancora.

La Valtellina rientra perfettamente in questa tendenza. Secondo il campione, tra le mete che la contraddistinguono compaiono proprio il paesaggio naturalistico, le eccellenze gastronomiche, come la Bresaola della Valtellina IGP, le località sciistiche, la storia e le tradizioni locali, i Crotti, grotte naturali dove spira il “sorel”, corrente d’aria tipica, le bellezze architettoniche. Proprio per queste caratteristiche, tutti o quasi affermano che la Valtellina, con le sue bellezze naturalistiche, la sua tradizione gastronomica, la sua storia, regala esperienze che coinvolgono tutti i sensi. Una specifica essenziale: la Valtellina è un luogo che gli italiani conoscono e hanno visitato. Oltre 1 su 2 ci è stato per vacanza, per trovare amici e parenti o per lavoro. E chi non ci è mai stato, ha pianificato di andarci per rilassarsi e fare passeggiate nella natura, per fare un tour enogastronomico, per andare alle terme o in una Spa. La Bresaola della Valtellina IGP è un prodotto noto. L’80% del campione la ritiene impossibile da non conoscere, tanto che il 36% la consuma almeno una volta a settimana e il 10% arriva a consumarla fino a 3 volte. E se per il 77% nell’ultimo anno il suo consumo è rimasto invariato, un 13% l’ha incrementato.

Ma cosa ne pensano i turisti internazionali? La ricerca ha indagato anche il punto di vista di 4 Paesi strategici per il turismo in Valtellina: per tutti è molto importante il desiderio di esperienze inedite, con valori più alti per Svizzera e Uk, a seguire Germania e Usa. Tra i motivi della scelta, il privilegio di assaporare tradizioni, usi e costumi locali autentici, l’evitare luoghi troppo affollati e la possibilità di vedere il territorio con gli occhi di chi ci vive. Le esperienze più ricercate? La cucina tipica del territorio, le passeggiate nei piccoli borghi, e le visite di luoghi che raccontino la vita e i mestieri del territorio. Indagando, poi, la notorietà della Valtellina oltre confine, è un luogo che all’estero non solo conoscono, ma hanno anche visitato. L’intenzione di andare in Valtellina in futuro è alta magari per assistere dal vivo alle gare di sci/snowboard che si terranno in Valtellina in occasione delle Olimpiadi 2026.

Con riferimento alla Breasola della Valtellina IGP come una delle eccellenze tipiche del territorio, il salume certificato ha un’alta notorietà anche all’estero, con una media del 44% che la conosce e del 13,5% che l’ha assaggiata o consumata. Tra i luoghi di consumo, prevale la dimensione domestica, seguita dall’acquisto al supermercato, in negozi di prodotti alimentari tipici, da amici, in locali tipici di cucina italiana o durante un viaggio in Italia.

Il Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina ha chiesto ai valtellinesi e al resto degli italiani quali sono, secondo loro, i luoghi, i mestieri, le tradizioni e le bellezze che esprimono la vera anima della Valtellina e che meritano di essere conosciuti in Italia e all’estero. Il risultato è una vera e propria classifica dei luoghi del cuore. In alcuni casi, i risultati mettono tutti d’accordo. Partendo da chi in Valtellina ci è nato e ci vive, tra i luoghi del cuore, la classifica Valtellinese piazza al primo posto il Sentiero del pane di Tirano a cui fa seguito Palazzo Besta a Teglio, splendido esempio di dimora rinascimentale. In terza posizione, la palestra naturale di roccia della Val di Mello. È poi la Via dei Palazzi a Sondrio ad occupare la quarta posizione mentre, in quinta, si piazza la Bagnada, Miniera Museo della Valmalenco. Tra le esperienze enogastronomiche legate alla tradizione e ai sapori genuini locali, i locals consigliano nelle prime cinque posizioni: i pizzoccheri preparati dall’Accademia del pizzocchero a Teglio, l’assaggio di salumi e formaggi in un crotto, la sosta in una trattoria di famiglia per assaggiare le costine al lavécc e la cucina tipica o la degustazione di vini locali nelle cantine lungo i terrazzamenti, l’assaggio di bontà casearie direttamente in alpeggio, andare alla ricerca di prodotti tipici come la Bresaola della Valtellina Igp.

Ma cosa ne pensa chi non è nato e non vive in Valtellina? Per il resto degli italiani la classifica dei luoghi che esprimono meglio la vera anima della Valtellina è quasi in linea con la Top 5 locale. Se al primo posto si posiziona il Sentiero del Pane di Tirano, a seguire troviamo, invece, la Via dei Palazzi a Sondrio e, subito dopo, il piccolo centro di Savogno in Valchiavenna, vera “chicca” locale, raggiungibile solo a piedi da una mulattiera di 2.886 gradini. A seguire, la palestra naturale di roccia della Val di Mello su cui si erge il Monte Disgrazia e Palazzo Besta. Passando, invece alle esperienze gastronomiche locali da non perdere, se le prime due posizioni sono in linea con la Top valtellinese, in terza posizione si trova la ricerca di prodotti tipici come la Bresaola della Valtellina IGP, che si identifica con la tradizione locale seguita dal pasto in una trattoria di famiglia per assaggiare la cucina tipica e dalla visita dei luoghi di produzione per assaggiare e acquistare i cibi locali direttamente dai produttori. Una curiosità, parlando di tradizioni e mestieri valtellinesi, per gli italiani il mestiere più rappresentativo è la lavorazione dei salumi tipici come la Bresaola della Valtellina.

Share Button