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Punteggio altissimo, di 9.6 su Booking.com, giudizio complessivo “eccezionale” con reviews davvero lusinghiere. Qualche esempio: “Location bellissima, accogliente, ti fanno sentire come a casa. Anzi, meglio” dice la coppia svizzera; “Straordinario borgo immerso nella tranquilla campagna abruzzese, fra vigne e ulivi. Proprio un meraviglioso soggiorno”, commenta a sua volta l’ospite single italiano. E quell’altro: “Breakfast eccellente, posizione stupenda, personale fantastico”. Ancora: “Servizi e cura dei dettagli di altissimo livello. Bella la piscina a sfioro sul vigneto e da lode la colazione. Gentilissimo e molto preparato tutto lo staff. Grazie!”.
 
Si parla di Borgo Baccile: nuovo luogo dell’ospitalità e dell’accoglienza, archetipo stesso di un borgo italiano, con il fascino della storia e però anche la comodità della contemporaneità. Si trova tra mare e montagna, in Abruzzo, a Crecchio (Chieti). La firma è quella di Vini Fantini, nucleo originario del grande e prestigioso Fantini Group; il luogo, come detto, è un Abruzzo incantato e incantevole, che sembra sospeso geograficamente a metà ma ancor più è al di fuori del tempo. Un paradiso bucolico.

“Nella piazzetta ogni sera era una festa: tutti i contadini della zona, di ritorno dalle campagne, si riunivano lì ed erano suoni, canti e balli. Era magico”, raccontava nonna Rita Baccile, memorie dell’anteguerra, quando questa era una delle contrade più popolose proprio di Crecchio, paesino attualmente con meno di 3mila anime in provincia di Chieti, 200 metri sul livello del mare, l’estate è fresca e gradevole. Ora quella piazzetta è di nuovo tutto un sorriso, popolata di grazia: merito dei nipoti. Che hanno fatto rinascere, appunto, Borgo Baccile.
 
Cosa sia Borgo Baccile è presto detto, se si lavora un po’ coll’immaginazione e ci si proietta con la fantasia in uno di quei piccoli nuclei rurali che costellano soprattutto la nostra Italia centrale, case di pietra e profumo di storia. Gemme incastonate nel verde e che hanno patito negli scorsi decenni il progressivo fenomeno dello spopolamento, quasi una desertificazione. Borgo Baccile a un certo punto stava per cadere a pezzi e rischiava di vedere persa anche la sua anima profonda, se non fosse intervenuta la famiglia Sciotti, che di qui è originaria, alcuni edifici furono costruiti dai loro avi sul finire del Settecento. Rita Baccile e Domenico Sciotti, genitori di quel Valentino Sciotti fondatore e attuale amministratore delegato di Fantini Group, sono cresciuti nel Borgo; i loro nipoti, figli di Valentino, hanno così voluto dar nuova linfa alle loro radici, con un progetto di riqualificazione ambizioso, rispettoso e appassionato, come sa concepire solo chi è legato anche sentimentalmente a un luogo. Dice Valentino Sciotti: «Per noi è completamento. Siamo un’azienda vitivinicola nata da un sogno, senza vigneti, senza cantine, senza linee d’imbottigliamento. Siamo andati molto oltre le aspettative più rosee, continuiamo a crescere, abbiamo creato un grande gruppo e ora persino Borgo Baccile, gioiellino nel campo dell’ospitalità, apprezzato dalla clientela di tutto il mondo. Gli stranieri vogliono visitare il nostro territorio perché apprezzano i nostri vini; cercano quindi una struttura che sia a noi associata. Ecco Borgo Baccile by Fantini: soddisfa il loro immaginario».

Nel 2013 l’inizio dei lavori. Oggi il Borgo si presenta come un nucleo di splendide casette ricavate dalle antiche abitazioni, ma anche dal fienile e dalle stalle, il tutto vocato all’ospitalità vera, rurale, sul modello dell’albergo diffuso. Tutt’intorno, la natura: boschi, vigneti e uliveti, questi ultimi testimonianza di secolare operosità, in una delle stanze ora rimesse a nuovo è stato ritrovato un frantoio del 1500. E proprio a Borgo Baccile Valentino Sciotti senior, nonno del Valentino di Fantini Group, prese a produrre vino. “Era un maestro!”, dice Rita, ossia sua figlia. C’è da crederle. I nomi delle dimore di Borgo Baccile richiamano ciò che fu: “La stalla di Rosina”, appartamento su due livelli dove in altri tempi dormiva un asino a pianterreno, gli Sciotti di due generazioni fa al primo piano; “La casa del peparo”, perché il bisnonno degli Sciotti più giovani era venditore di spezie… E così via.

Borgo Baccile, dopo una lunga ristrutturazione, è stato aperto nel 2018. Oltre all’abbraccio con la natura e a un’ospitalità rurale ma di classe, dotata di tutti i comfort, offre una magnifica piscina a sfioro con acqua salata, la vista spazia sulla campagna circostante; poi l’utilizzo gratuito di biciclette da passeggio o di bike per percorsi più impegnativi; la possibilità di pianificare visite nella cantina di Vini Fantini, con degustazione delle loro eccellenze, ma  anche di oli extravergini preziosi e di prodotti tipici locali. Grazie alla collaborazione con piccole organizzazioni dei dintorni, si possono organizzare di giorno in giorno numerose attività. Ad esempio: canoa sul Tirino, uno dei fiumi più puliti d’Europa; oppure escursioni a cavallo nella riserva di Punta Aderci, una delle tre spiagge selvagge più belle d’Italia; oppure rilassarsi lungo la nuova pista ciclopedonale, un ex-tracciato ferroviario proprio dirimpetto la costa adriatica, quasi sospeso sulle onde, giù il cavalletto e si è già immersi in un bagno ristoratore… E ancora, gli ospiti possono godersi il panorama di Rocca Calascio, splendido castello abruzzese; oppure perdersi nei vicoletti caratteristici di Santo Stefano di Sessanio, all’interno del Parco del Gran Sasso. Il mare dista dal Borgo Baccile solo sette chilometri; gli ospiti del Borgo possono disporre del loro ombrellone privato.

Borgo Baccile è dotato di pannelli fotovoltaici che assicurano quasi completamente il fabbisogno energetico della struttura. Non utilizza gas; ha adottato una politica no waste e di totale rispetto ambientale, con la scelta di materiali bio e riciclabili. Ecosostenibilità nei fatti.
Già al momento della stupenda e ricca colazione si coglie un altro aspetto straordinario di Borgo Baccile. Ne è protagonista l’esperta signora Elodia, depositaria di ricette d’antan: basta chiederle di voler pranzare o cenare al Borgo e lei si metterà al mattarello e ai fornelli, per preparare con sapienza delizie dal profumo di una volta: sagne fatte in casa, agnello, taglieri di formaggi e salumi e così via degustando. Ovviamente si può anche scegliere di andare a cogliere direttamente le verdure necessarie nell’orto, o di tirare la pasta appena prima di scottarla nell’acqua bollente. Insomma: si mangia quello che si è prodotto in proprio, coi consigli preziosi di Elodia. 

Borgo Baccile è anche a disposizione per eventi privati – dispone di una sala da 150 posti – in collaborazione con lo chef Tany Moscone, che studia menu su misura e valorizza nei suoi piatti le eccellenze dell’Abruzzo. Lavori in corso: dal maggio 2022 la sala principale potrà ospitare fino a 250 persone, sedute.
C’è Elodia, certo, quasi una mamma. Ma per il resto Borgo Baccile è stato ideato ed è gestito da uno staff tutto under 30: la responsabile dell’accoglienza e delle colazioni è Alessia Sciotti, 24 anni; il fratello Domenico Sciotti, 27 anni, è invece il “tuttofare” ufficiale, perché ama curare il giardino, seguire gli animali e così via. E poi nel team c’è un amico di famiglia, Gabriele De Luca, 25 anni. Ci racconta Domenico, più noto come Nico: «I nostri clienti ricercano qui calma, serenità, l’emozione che deriva dalle cose semplici: scrutare un cielo stellato, godere del silenzio della campagna, raccogliere un pomodoro nell’orto, osservare il processo di vinificazione by Fantini. Oppure, se lo desiderano, andare a recuperare un uovo appena deposto, da usare subito in cucina». Un sogno abruzzese a occhi aperti.

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