Print Friendly, PDF & Email

Oltre 200 opere d’arte della Fondazione Ca’ Granda Policlinico di Milano potranno essere ammirate online su Google Arts & Culture dalle persone di tutto il mondo, grazie a una nuova collaborazione tra Google e l’Ospedale. Gli utenti potranno ammirare le miniature dei documenti storici e le foto d’epoca dall’Ottocento in poi dell’antica Ca’ Granda in pochi click all’indirizzo https://artsandculture.google.com/partner/ca-granda.
L’annuncio è stato fatto durante la presentazione dell’iniziativa Grow with Google Milano. Il progetto si compone di seminari gratuiti per diffondere le competenze digitali e di uno spazio fisico temporaneo aperto gratuitamente fino al 7 di ottobre presso il Palazzo Giureconsulti che ospita la mostra interattiva Milano Città d’Arte in cui poter ammirare anche le opere della Ca’ Granda.
In autunno partirà inoltre la campagna di acquisizione dei ritratti dei benefattori, oggi conservati nella Quadreria dell’Ospedale. Queste opere, realizzate da artisti quali Segantini, Hayez, Pitocchetto, Sironi, potranno essere osservate come mai prima d’ora grazie alla tecnologia dei gigapixel, un processo di acquisizione di fotografie molto potente e utilizzato per creare immagini ad una risoluzione più alta che mai. Gli spettatori potranno ammirare i quadri fin nei minimi dettagli, anche quelli che non si vedono a occhio nudo.
Per i visitatori online sono state sviluppate mostre digitali curate appositamente. Gli utenti potranno esplorare due mostre interattive a cura del Servizio Beni Culturali della Fondazione. La mostra fotografica racconta la storia dell’Ospedale attraverso le immagini scattate da importanti fotografi come Icilio Calzolari o Luca Comerio, la vita che si svolgeva nel nosocomio tra Otto e Novecento, le architetture storiche e la società milanese legata all’Ospedale. Nella mostra dei documenti antichi, invece, si possono ammirare la sottoscrizione autografa di Francesco Sforza nell’atto di fondazione della Ca’ Granda o la raffinata miniatura della Scuola dei De Predis, in una pergamena della Confraternita che fu committente della Vergine delle rocce di Leonardo.

Share Button