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Sicurezza e comodità, sono parole chiave per Safesolution, la giovane startup ideatrice di due dispositivi che trasformano l’ombrellone da spiaggia, da semplice riparo dal sole a postazione hi-tech, per permettere ai bagnanti dei lidi di godersi il mare in tranquillità e sempre connessi. Si chiamano Safebeach e Solarella: la prima è una cassaforte con serratura contactless, mentre la seconda è una porta USB alimentata attraverso dei pannelli solari, entrambe applicabili ai comuni ombrelloni da spiaggia.  

Secondo un’analisi digital condotta nel 2018, 34 milioni di persone in Italia utilizzano i social e vi trascorrono almeno 1 ora e 53 minuti al giorno. Si comprende come, essere connessi, sia ormai diventata una priorità, soprattutto al mare e nei momenti di relax in cui si desidera svagarsi, magari condividendo qualche selfie, senza paura di restare con la batteria scarica.

Infatti, la richiesta maggiore fra i bagnanti dei lidi è proprio quella di ricaricare i dispositivi durante la propria permanenza in spiaggia. Per soddisfare le esigenze del mercato, la start up Safesolution ha ideato Solarella, nome pensato dall’unione delle parole anglosassoni “solar” che sta per solare, e “umbrella” per ombrello, esattamente le due componenti chiave di questa invenzione. È una piccola porta USB applicabile allo stelo dell’ombrellone, che trattiene l’energia del sole grazie a 4 pannelli ad alta efficienza montati a corolla in cima alla struttura, per consentire agli utenti di ricaricare i propri device in totale autonomia utilizzando una fonte di energia rinnovabile. I pannelli solari si aprono e chiudono automaticamente insieme all’ombrellone grazie ad un sistema a molla antivento, che li rende più resistenti alle intemperie e mantiene un’estetica apprezzabile, anche grazie all’assenza di fili per il collegamento. Inoltre, lo stesso sistema è disponibile in una versione adattata anche per gli ombrelloni in paglia.

Ma se la connessione rappresenta da una parte la comodità, dall’altra parte c’è la sicurezza che è invece una vera necessità. Lasciare incustoditi i propri oggetti di valore per poter concedersi un bagno, è ancora la paura più grande condivisa dai vacanzieri. La soluzione al problema si chiama Safebeach, la cassaforte per gli ombrelloni da spiaggia, ideata da Safesolution, fornita di un vano portaoggetti in cui è possibile riporre chiavi, cellulari, tablet, portafogli o altri articoli di valore. La serratura viene sbloccata avvicinando un braccialetto elettronico usa e getta che utilizza la tecnologia RFID/NFC -la stessa impiegata per i sistemi contactless dei cellulari- con codice unico e programmabile.

Inoltre, grazie al controllo via radio, tramite un modulo apposito installato in ogni pezzo, il gestore potrà monitorare l’intera spiaggia direttamente dal bar del lido attraverso la webapp gestionale. Dall’app potrà rilevare tutti i dati importanti dei dispositivi installati come: quale ombrellone è libero e quindi disponibile, lo stato della batteria, se una cassaforte viene manomessa, eventuali problemi e tanti altri servizi personalizzabili. Le cassaforti sono disponibili a 1 o 2 motori in tre dimensioni da 10 – 15 o 21 cm, per soddisfare ogni richiesta, mentre la banda che circonda il pezzo può essere personalizzabile o addirittura cedibile ai brand che vogliono apporre la propria pubblicità.

Nel 2018 sono stati realizzati i primi prototipi di Safebeach e installati in tutte le spiagge d’Italia, mentre la società si è ingrandita con l’acquisizione di altri 5 soci.

Il primo lido in cui è stato montato Safebeach è stato il bagno Anna 199 a Cervia. A seguire poi Rimini, Jesolo, Martin Sicuro, Gallipoli, Sassari e Loano. L’anno zero si è concluso con un grandissimo successo di riuscita del 99% su tutti i prototipi installati nelle spiagge d’Italia.

Secondo i dati stimati dalla camera di commercio, in Italia ci sono ben 25.000 concessioni demaniali dislocate su un totale di 7.400 km di spiaggia per 4 milioni di ombrelloni. L’obiettivo della giovane start up per il 2019 sarà quello di raggiungere nel brevissimo tempo almeno il 10% dei lidi di tutta Italia.

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