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La zona che comprende i comuni di Lana, Cermes, Foiana, Gargazzone, Postal e Monte San Vigilio dal punto di vista storico-culturale occupa senza dubbio un ruolo di forte rilievo, soprattutto per la presenza di numerose testimonianze del passato: 40 chiese, cappelle e conventi con affreschi, sculture, altari, castelli e residenze signorili appartenenti al periodo medievale.
In cima a Monte San Vigilio c’è una meravigliosa ed antica chiesetta che risale al 1278, costruita probabilmente in un punto dove in passato c’era un sito di un culto pagano.

La chiesetta è forse la testimonianza più emblematica di tutto questo territorio, perché, nonostante lo scorrere del tempo, conserva un aspetto molto ben tenuto, stagliandosi nel cielo blu che fa da scenario al monte. Nella chiesetta inoltre sono conservati anche bellissimi affreschi del 1500 circa e un coro gotico. Visitabile su prenotazione tutto l’anno.

Un altro gioiello che senza dubbio rappresenta una rarità è l’altare di Schnatterpeck della chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta di Lana di Sotto, un’opera d’arte conosciuta ben oltre i confini dell’Alto Adige. Esso fu creato tra il 1503 e il 1511 e venne intagliato in legno di castagno e riccamente decorato con oro zecchino. La sua particolarità sta proprio nel fatto di essere sopravvissuto nel momento in cui la Chiesa decise di eliminare tutti gli altari gotici in favore di quelli barocchi. Ad opporsi a ciò fu proprio la popolazione, che ne rivendicò la proprietà attraverso i documenti che testimoniavano il pagamento per lo stesso di una cifra altissima, pari a 1600 fiorini reniani. La sua imponenza, con i suoi 7 metri di altezza e gli oltre 14 di larghezza, riempiti di 33 statue, di cui molte a grandezza naturale, è ammirabile da aprile a novembre tutti i giorni, tranne la domenica, alle 11.00 e alle 15.00, in compagnia di una guida.
Molto presente in questa zona sono anche la tradizione e la storia legate alla conformazione del territorio e alle sue coltivazioni. A Foiana, infatti, si trova il Museo contadino, che offre ai visitatori uno spaccato della vita contadina dell’epoca preindustriale, quando cioè i contadini costruivano da soli tutto ciò di cui avevano bisogno. Strumenti tessili e utensili da cucina, macchine per fare la pasta e attrezzi generici sono esposti nelle 4 sale del Museo contadino, che apre su appuntamento.
Inoltre, poiché Lana è il paese più grande d’Europa per estensione di meleti e la principale fra le più antiche comunità di frutticoltori dell’Alto Adige, non poteva non avere il Museo della frutticoltura. Allestito nell’affascinante residenza medievale Larchgut, il Museo in modo chiaro, divertente ed interattivo presenta in quasi 1.000 metri quadri il tema delle attività agricole in tutte le sfumature. Adatto anche per i bambini che in ogni sala troveranno una parte in cui poter partecipare attivamente, rispondendo a domande, aprendo sportelli per scoprire cosa si nasconde dietro o ascoltando tramite cuffiette gli audio esplicativi.
Un altro luogo di cultura, ma anche di meditazione, fortemente evocativo ed esperienziale è la tenuta Kränzelhof a Cermes. Si tratta di un parco molto grande di 20.000 metri quadri con un labirinto fatto di viti al suo centro, un anfiteatro, terrazze, un labirinto a spirale, installazioni e sculture di artisti contemporanei, una grotta, un laghetto e sentieri, lastricati e non, che collegano tutte queste parti fra di loro. La volontà del conte Franz Graf von Pfeil, l’eccentrico e singolare proprietario della tenuta Kränzelhof e dei 7 giardini, è quella di regalare ai visitatori di questo luogo la possibilità di scegliere la propria strada, una loro direzione, di riflettere sul proprio essere lasciandosi ispirare dalla bellezza della natura arricchita dalla presenza di installazioni, strutture e sculture evocative. Un’esperienza molto intima in stretta connessione con la natura. È possibile visitare il Kränzelhof da marzo fino ad ottobre.
Molte altre sono le attrattive culturali di Lana e dintorni e numerosi anche gli eventi in questo senso. Hannes Egger, direttore artistico di LanaLive, il Festival culturale a Lana che attraverso concerti, interventi performativi, mostre, proiezioni di film, conferenze e tour invita i partecipanti a scoprire questo territorio, riguardo a ciò spiega: “Lana è un territorio ricco di storia e di storie e LanaLive ogni anno parte da questo patrimonio per indagare questa zona infinitamente interessante con mezzi artistici come la musica, l’arte visiva, le performances, i film e altro. Quest’anno il tema di LanaLive sarà “Roundabout” – continua Egger – ci concentriamo cioè sulla mobilità. Oltre a LanaLive, tutta la primavera culturale di Lana e dintorni è estremamente ricca, basta pensare al festival “Lana meets Jazz”, che richiama i più bravi musicisti jazz nazionali ed europei e alle tre mostre di arte contemporanea previste alla Kunsthalle West nella zona industriale di Lana, punto di riferimento non solo regionale ma anche nazionale per l’arte contemporanea”.

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