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Bollino blu per la prossima stagione balneare 2019. La giunta provinciale di Trento, su iniziativa dell’assessore alla salute Stefania Segnana, ha individuato le spiagge idonee alla balneazione per la prossima stagione, sulla base del monitoraggio, effettuato negli scorsi mesi in 39 punti di prelievo. Lo stato delle acque delle spiagge, che apriranno dal 1° maggio al 30 settembre 2019, ha registrato il punteggio massimo: eccellente. In nessuna spiaggia sono stati rilevati valori anomali. Ad occuparsi del monitoraggio è l’Azienda provinciale per i servizi sanitari, con la collaborazione dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente. I laghi interessati alla balneazione sono 20: Caldonazzo, Canzolino, Cei, Garda, Idro, Lagolo, Lamar, Lases, Lavarone, Ledro, Levico, Molveno, Piazze, Santo, Serraia, Tenno, Terlago, Cavedine, Nembia e Roncone.

I laghi del Trentino rappresentano non solo un patrimonio ambientale unico ma costituiscono, per residenti e turisti, una meta estiva di forte interesse. Al fine di accertare la qualità delle acque, l’Azienda sanitaria effettua ogni anno un monitoraggio costante in 39 punti di prelievo, di cui 8 per il lago di Garda e 9 per quello di Caldonazzo – di fatto le spiagge frequentate dai bagnanti – su 20 laghi. 

Al termine della stagione balneare e sulla base delle risultanze dei controlli eseguiti, la Provincia provvede alla classificazione e all’individuazione delle acque di balneazione. Il monitoraggio prevede che siano effettuate, ad ogni controllo, rilevazioni di parametri ambientali, ispezioni di natura visiva e prelievi di campioni di acqua per l’analisi batteriologica in laboratorio. 

Fra gli obiettivi del monitoraggio, accanto all’attenzione alla qualità delle acque di balneazione, rientra anche l’informazione tempestiva ai cittadini sulla qualità delle stesse e su ogni eventuale variazione.

Al fine di garantire ulteriormente la salute pubblica, la qualità del servizio turistico e in via del tutto preventiva, la giunta ha disposto una verifica suppletiva per il lago di Garda. A seguito dell’eccezionale ondata di maltempo dello scorso ottobre, si era resa necessaria l’apertura della galleria Adige – Garda, per far defluire nel lago una parte dell’eccedenza d’acqua del fiume e scongiurare così possibili inondazioni nel basso Trentino e nel veronese. Il monitoraggio 2018 è stato effettuato prima dell’evento meteo e mancano quindi evidenze sulla qualità dell’acqua del lago di Garda a seguito dell’apertura della galleria. L’esecutivo ha disposto quindi un ulteriore, cautelativo controllo prima dell’apertura della stagione balneare. 

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