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Sono stati presentanti i dati relativi a Milano Sostenibile – 2° Osservatorio sullo stile di vita dei cittadini.
Patrocinata da Commissione europea, Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Regione Lombardia, Comune di Milano, Assolombarda e Confcommercio, Milano Sostenibile applica su 800 individui rappresentativi della popolazione milanese, la metodologia di rilevazione utilizzata nelle edizioni precedenti.
Allo scopo di analizzare l’interesse, la conoscenza, l’atteggiamento e il comportamento dei cittadini, l’indagine, realizzata mediante un questionario, esplora il grado di comprensione del concetto di sostenibilità e il livello di informazione sulle iniziative adottate in merito dal Comune.
“I dati sono molto incoraggianti ed estremamente positivi per le percentuali di crescita rispetto al 2017 – ha sottolineato Renato Mannheimer di Eumetra MR – gli interessati al tema della sostenibilità si sono totalmente convertiti a cittadini appassionati arrivando al 40%, con una crescita del 22% rispetto allo scorso anno, e rivolgono un’attenzione particolare all’energia prodotta da fonti rinnovabili”.
Milano si conferma una città particolarmente interessata e sensibile ai temi legati alla sostenibilità, dimostrando un’elevata dimestichezza con il “vocabolario della sostenibilità”. Il 50% della popolazione, infatti, saprebbe descrivere cosa significa il termine sostenibilità contro il dato nazionale attestato al 20%. Anche il livello meno accurato di conoscenza segna un distacco di 17 punti a favore dei milanesi e appena il 25% del campione dichiara la totale non conoscenza del vocabolario, contro il dato nazionale al 38%.
Il 55% dei milanesi reputa la sostenibilità un tema importante e uno stile di vita che si sta diffondendo, contro il dato nazionale del 56% rilevato lo scorso marzo.
Il 96% dei milanesi considera le energie rinnovabili la priorità tra le politiche sostenibili da applicare, superando di 9 punti il dato del 2017. Grande interesse per la riduzione del consumo di plastica che raggiunge un favore del 98%. Sale il sostegno all’agricoltura biologica, all’omeopatia e alla medicina naturale con rispettivamente +5% e +10%.
I cittadini del capoluogo lombardo si dichiarano ben informati in merito alle iniziative in materia di sostenibilità intraprese dal Comune di Milano, con un indice di conoscenza piena del 36% e un 43% di conoscenza media. L’apprezzamento della cittadinanza è massimo per l’apertura del sistema Navigli e la conversione degli scali ferroviari dismessi. Ottima la comunicazione tra amministratori e amministrati anche quando si parla di mobilità. Il 77% dei milanesi, infatti, è a conoscenza del rafforzamento dei mezzi di trasporto pubblico, il 71% è informato sul blocco progressivo dei mezzi diesel in città e il 66% sull’istituzione di aree pedonali.
4. Cittadini milanesi attenti alla raccolta differenziata e all’uso dell’auto
Nei comportamenti quotidiani i milanesi osservano con zelo la raccolta differenziata e il 62% quando è possibile evita di usare l’auto. Sale il consumo di alimenti bio dal 7% al 29% e a km zero dal 7% al 38%, come il consumo di alimenti del commercio equosolidale dal 2% al 24% del 2018.
La mobilità urbana, intesa sia come mezzi di trasporto sia come fruizione di aree pedonali e aree verdi, è molto apprezzata con oltre il 90% di indicazioni, seguita dall’offerta legata alla cultura e all’intrattenimento.
I milanesi si dichiarano disponibili ad acquistare beni sostenibili anche qualora costassero più degli altri prodotti. In particolare, la disponibilità alla spesa è orientata alle lampadine a LED per la casa, agli elettrodomestici a basso consumo e ai generi alimentari a km zero e da agricoltura biologica.
Tra le richieste dei milanesi per il futuro della città ai primi posti quelle relative agli investimenti nei servizi di sicurezza e in un miglior collegamento tra centro e periferie, seguite da maggiori agevolazioni e servizi sociali per i cittadini, dall’aumento dell’offerta culturale e dal passaggio alle energie rinnovabili per gli edifici pubblici.
Più in basso figurano la riconversione degli scali ferroviari in nuove aree verdi, l’aumento delle piste ciclabili cittadine e la creazione di mercati tematici biologici e a km zero.

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