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Viste dalla prospettiva di una mountain bike, le Isole Eolie appaiono ancora più affascinanti. Volendo realizzare un indimenticabile giro dell’arcipelago siciliano in sella a una bici, si potrebbe scegliere come punto di partenza la più grande delle isole, e cioè Lipari, il cui centro storico è protetto dall’alto dal castello in cima al promontorio che domina tutto il paesaggio. Si tratta di un edificio la cui costruzione affonda le radici in tempi antichi e indefiniti, ma di sicuro la torre era già presente nelle fortificazioni greche risalenti almeno al IV secolo avanti Cristo; più recenti sono, invece, le torri medievali, realizzate nel Duecento, mentre sono di epoca spagnola le cortine murarie.

All’interno del castello di Lipari si trova il museo archeologico regionale dell’arcipelago, che viene considerato dagli esperti uno dei più prestigiosi di tutta l’area del Mediterraneo. Una volta conclusa la visita al museo e tornati in bici, si può percorrere il Corso, vale a dire corso Vittorio Emanuele, che è la principale strada dell’isola. Non la più suggestiva, però: questo riconoscimento, infatti, spetta a via Garibaldi, con i suoi vicoli caratteristici che danno un tocco pittoresco all’intero ambiente. Via Garibaldi è quella che unisce il castello con la Marina Corta, cioè piazza Ugo di Sant’Onofrio.

Uscendo dal centro abitato, grazie a una mountain bike è possibile scoprire tutte le meraviglie di Lipari, entrando in contatto con una natura incontaminata e magari percorrendo gli sterrati più inesplorati. Per i più allenati, non mancano i percorsi tecnici, e tra le altre mete che meritano di essere prese in considerazione spicca Monte S. Angelo la cui scalata consente di giungere a circa 600 metri sul livello del mare, uno dei punti più alti di tutta l’isola. Da non perdere sono anche le cave di Caolino, che venivano impiegate in epoca greca e che sono attualmente in disuso; è ancora attiva, tuttavia, l’area fumarolica, che dimostra l’attività vulcanica che ancora oggi contraddistingue Lipari.

Proseguendo il tour in bici si può approdare a Salina, la seconda isola più grande delle Eolie: il suo punto più alto è rappresentato dalla Fossa delle Felci, la cui cima supera i 960 metri sul livello del mare e che è raggiungibile anche sui pedali. La fatica è tanta ma viene ripagata dalla bellezza dei panorami in cui ci si imbatte, con distese verdi che fanno da contorno alla salita. La discesa è, a sua volta, da non sottovalutare in termini di impegno, con straordinari sterrati che mettono alla prova le abilità tecniche dei biker. A Salina vengono coltivate le uve da cui proviene la Malvasia delle Lipari, vino dolce delle Eolie, ma questa è soprattutto la terra dei capperi.

In bici è possibile esplorare le numerose frazioni dell’isola, senza dimenticare di far tappa alla celebre dimora dell’ultimo film di Massimo Troisi, “Il Postino”. Per un bagno in mare la location più indicata è la Baia di Pollara, mentre nella frazione di Lingua c’è un grande lago naturale dal quale in passato veniva estratto il sale.

Anche Vulcano regala grandi emozioni a chi sceglie di scoprirla in sella a una mountain bike. Si tratta dell’isola più meridionale di tutto l’arcipelago, con una grande varietà di scenari naturali e di paesaggi da sogno, tra tufo e terme naturali, getti di vapore e fumarole. La scenografia offerta da questa isola è di quelle che non si dimenticano, con sentieri sterrati e sabbia nera di origine vulcanica sulle spiagge. Per l’ascesa al vulcano, ovviamente, è necessario lasciare le bici e proseguire a piedi, ma vale la pena di concedersi questa camminata per arrivare fino ai 386 metri di altezza della bocca. L’eruzione più recente si è verificata quasi un secolo e mezzo fa, ma questo non vuol dire che il vulcano non sia ancora vitale, come testimoniano i getti di vapore sottomarini e quelli sulla cresta. Degni di nota sono i fanghi sulfurei del posto, che vantano proprietà terapeutiche molto apprezzabili.

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