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Si è tenuta ieri mattina a Palazzo Lombardia la seconda edizione del Forum Parchi Lombardia, momento di confronto annuale delle aree protette regionali sull’andamento delle azioni strategiche di sviluppo territoriale, di tutela della biodiversità e di adattamento alla crisi climatica.

“Ripensare, riqualificare e riconnettere” è stato il filo conduttore del Forum che ha ospitato oltre 50 rappresentanti delle aree protette lombarde che tra parchi regionali, parchi di interesse sovracomunale, riserve naturali, monumenti naturali e siti Rete Natura 2000, costituiscono la rete ecologica regionale che ospita una grande varietà di ecosistemi diffusi: fluviali, montani, pedemontani, agricoli e urbani.

Gli interventi della mattinata hanno fatto emergere come le azioni dei parchi siano in grado di creare opportunità di sviluppo e governo del territorio, di far fronte al dissesto idrogeologico, oltre che di supportare il turismo sostenibile locale promuovendo una migliore fruizione degli ambienti naturali, proponendo un’alternativa per un’agricoltura di qualità integrata e in equilibrio con la natura e aumentando il benessere delle comunità.

“In questi anni c’è stata grande collaborazione con Federparchi che ha portato a risultati concreti, penso ai finanziamenti straordinari erogati con il Piano Lombardia, all’allargamento di alcune aree protette e all’ammodernamento delle infrastrutture” – dichiara Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia – “Ora le sfide per il futuro sono legate allo snellimento normativo e alla sostenibilità economica degli enti parco. Convocherò i parlamentari lombardi per chiedere un impegno affinché ai parchi regionali vengano riconosciuti i fondi che spettano ai parchi nazionali”.

Sono state poi le associazioni e gli enti che costantemente collaborano con i parchi a raccontare il valore creato dalle aree protette sul territorio condividendo esperienze dirette di educazione ambientale, promozione dei sistemi forestali e della biodiversità, agricoltura, e turismo sostenibile.

“I parchi hanno oggi una grande importanza per il loro valore ambientale, sociale ma anche per l’importante ruolo strategico ed economico che svolgono. Il capitale naturale dei parchi si afferma sempre di più come risorsa in grado di incidere sulla crescita economica locale” – commenta Cristina Chiappa, Federparchi Lombardia – “È passato il tempo in cui i parchi erano visti come un ostacolo allo sviluppo economico, oggi fare parte di un parco significa soprattutto accrescere il valore del proprio territorio. Le testimonianze che sono state portate a oggi al Forum vanno proprio in questa direzione: non sono progetti estemporanei, al contrario sono maturati nel tempo e i parchi le portano avanti da sempre in concerto con tutte le realtà territoriali, dalle associazioni alle aziende agricole e altre realtà economiche”.

“Grazie al coordinamento regionale di Federparchi viene rafforzata la capacità dei parchi di dialogare con il territorio e di rispondere alle esigenze locali ma è fondamentale che questi processi siano supportati della Regione Lombardia che grazie alle normative regionali può dare continuità agli investimenti e a congrui finanziamenti per la gestione e la manutenzione” – commenta Marzio Marzorati, coordinatore di Federparchi Lombardi – “In questo Forum è emersa la centralità del ruolo delle aree protette non solo nella tutela della biodiversità ma nell’attivazione del benessere degli esseri viventi e quindi di tutti gli habitat. Non solo, i parchi svolgono un compito determinante nei processi di contrasto al cambiamento climatico: accolgono le acque nei momenti di forte intensità delle piogge, forniscono un servizio nella tutela dei suoli e della loro fertilità, sono promotori di uno sviluppo positivo di agricoltura di qualità. Infine, questo forum apre un anno importantissimo che ci porterà verso i quarant’anni della legge regionale che ancora oggi dimostra la sua validità perché capace di garantire il governo locale dei territori e la sussidiarietà quali pilastri di un rapporto costruttivo con le amministrazioni locali”.

Tra le normative regionali è stato dato ampio spazio alla legge n.86/83 che definisce il Piano regionale delle aree regionali protette, che l’anno prossimo celebrerà i suoi 40 anni. Grazie all’intervento di Gianni Verga, relatore della legge stessa, è stato approfondito il valore della legge regionale per le aree protette che tutt’oggi è in grado di rispondere alle sfide del sistema anche attraverso la bellezza quale fattore determinante perché le persone stiano bene nel luogo in cui abitano.

A conclusione della mattinata, uno sguardo più ampio alle sfide e alle strategie della rete nazionale ed europea delle aree protette, con gli interventi di Stefano Santi, del board di EUROPARC Federation e di Giuseppe Barra che ha parlato della sfida regionale in relazione al ruolo di Federparchi Nazionale.

“I parchi possono giocare un ruolo centrale per il futuro dell’Europa concorrendo concretamente a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità individuati dall’ONU. In questo percorso partono da una posizione di vantaggio in quanto ormai da anni sono abituati a lavorare in rete con i portatori di interesse istituzionali e con le diverse articolazioni delle comunità locali” – dichiara Stefano Santi, board di EUROPARC Federation – “Da tempo la loro funzione non si limita alla sola tutela e valorizzazione della natura ma si interseca in modo positivo con le componenti economiche e sociali dei territori. L’Unione Europea ha da qualche tempo preso coscienza di questo cambiamento indicando per le aree protette un ruolo da protagoniste nella trasformazione della società. I parchi regionali della Lombardia per l’esperienza maturata, per l’organizzazione e per la varietà di ecosistemi rappresentati appaiono pronti a raccogliere questa sfida”.

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