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Lo spirito cosmopolita dei viaggiatori zaino in spalla incontra la curiosità dei fiorentini: YellowSquare, l’ostello di ultima generazione, arriva a Firenze, aperto in viale Redi 19, a due passi dal centro e dall’Arno, a pochi minuti dalla Fortezza da Basso, dal campus universitario di Novoli e dal parco delle Cascine. La nuova struttura di oltre 5 mila metri quadri non è solo un ostello per un “felice” alloggio, ma un vero e proprio hub esperienziale dove unire il lavoro con il tempo libero, sul bordo di una magnifica piscina con vista sui tipici tetti e lo skyline più famoso di Firenze.

Lo YellowSquare sarà una “piazza” aperta 7 giorni su 7, 24 ore su 24,unluogo fisico di incontro e un catalizzatore di giovani energie. A due passi dal nuovo corso della tramvia e a pochi minuti dai romantici “lungarni”, l’ostello è composto da un edificio alto sei livelli e due giardini, sia interno che esterno, con 250 posti letto in dormitori, più 12 camere private.

L’ostello “giallo” è cucito su misura per Firenze. Ci sarà uno spazio dedicato al coworking, più di un’area ristoro, una grande cucina condivisa per le cooking class e un cortile per godere l’arrivo della primavera. L’esperienza food & beverage, così come il break time per i professionisti, si sviluppa su tre livelli, come i momenti della giornata, in linea con l’operosità della mattina e il gusto delle serate più vivaci: dallo spazio secret del Basement, inedito luogo fertile per la cultura underground e i cocktail della notte nel cosiddetto “Bargiù”, al “Barmezzo” per tutti i piaceri del giorno, fino a salire verso le nuvole, nel “Barsù”, dove l’aria si fa leggera. Qui, novità assoluta rispetto alle altre sedi italiane, l’area relax sul rooftop con piscina e solarium, con vista panoramica sulla città. L’ambientazione interna veste di gusto retrò: sui muri ci sono le opere dell’artista argentina Valentina Chiappero, per un progetto intitolato “SACADO” volto a evidenziare l’essenza fluida del futuro, dalla molteplicità di significati, connotato dall’assenza di genere, tempo e spazio definiti.

YellowSquare ridefinisce così il concetto stesso di ostello: non più un semplice posto dove dormire, ma un vero e proprio hub esperienziale in cui fare nuove conoscenze, cimentarsi in lezioni di cucina, fare yoga al tramonto e ascoltare musica dal vivo ogni sera. Uno spazio, fisico ma anche mentale, che si rivolge a un nuovo tipo di viaggiatore, un esploratore metropolitano che ha voglia di uscire dalla propria comfort zone, lontano dal concetto tradizionale di turista. Non ultimo, l’ostello rappresenta l’anello di congiunzione tra il centro storico e il polo universitario di Novoli, pronto a creare quel mix esplosivo di vitalità e piacere della scoperta tipico degli studenti. Tra mura colorate e soluzioni green, tante le opportunità di socialità e condivisione per i viaggiatori ospiti della struttura e per i “locals” più curiosi, che potranno comodamente parcheggiare le bici nel giardino dell’ostello giallo.

Rispetto, inclusione e sostenibilità sono tra i pilastri della cultura YellowSquare, sin da quando i fratelli Fabio e Marco Coppola aprirono, ancora teenagers, il primo ostello a Roma, nel 1999. Quei pilastri sono oggi resi vivi e tangibili nella composizione e nella formazione dello staff e in tutte le scelte di gestione e di comunicazione. La sensibilità per la sostenibilità, per esempio, si concretizza sia nei servizi green 100% plastic-free del bar e della cucina, sia nella decorazione degli spazi verdi all’aperto dove prendersi una pausa dal traffico e dalla frenesia della città. L’attenzione al design e il gusto per la personalizzazione degli ambienti trovano un’espressione inedita in questo nuovo, terzo ostello firmato YellowSquare.

Il progetto, sviluppato da InvestiRE SGR, ha affidato allo studio fiorentino Pierattelli Architetture l’incarico di definire un nuovo concept di accoglienza informale e sviluppare una narrazione capace di essere forma e sostanza, struttura e contenuto, spazio e messaggio. L’edificio, realizzato nel 1935 come dispensario provinciale per i malati di tubercolosi, è divenuto sede dell’azienda sanitaria locale negli anni ‘80. Nel 2005 è stato messo all’asta dopo un lungo periodo di abbandono e quindi acquistato da Investire SGR per conto del Fondo Immobiliare secondo RE, le cui quote sono interamente detenute dalla Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza dei Dottori Commercialisti. Il progetto di riqualificazione di Pierattelli Architetture mantiene i principali elementi strutturali tipici dell’architettura razionalista, aggiornando il layout con interventi di modernizzazione studiati nel rispetto dell’identità e del contesto. Il carattere quasi monolitico e il grande portale della facciata principale in colore bianco avorio, a cui si accede tramite un’ampia gradinata, donano essenzialità ed eleganza alla struttura.

L’inaugurazione della sede di Firenze è un ulteriore grande passo per la crescita del fenomeno YellowSquare e per i due giovani co-founders Fabio e Marco Coppola, a 22 anni dall’apertura del loro primo “party hostel” romano e a poco tempo dall’inaugurazione della sede milanese.

“Credo che l’approccio aperto e informale di YellowSquare risponda al meglio alla voglia di ritorno alla condivisione di tutti i viaggiatori, dopo la difficile esperienza della pandemia”, commenta Fabio, Chief Visionary Officer di YellowSquare. Gli fa eco Marco, Chief Navigator Officer: “E ci piace l’idea di ripartire con l’apertura di Firenze, una città da sempre votata al buon vivere, alla scoperta, all’arte e alla curiosità. Per questo speriamo di diventare un punto di riferimento per chiunque venga a visitare questi luoghi meravigliosi, per chi arriva qui per studiare o lavorare, ma anche per gli abitanti del quartiere e per tutti i fiorentini”. Ma i due fratelli Coppola, affiancati dal socio Luigi Boccaforno, non si fermano e sono già pronti a rilanciare. L’apertura di nuove “piazze”, nuovi ostelli Yellow Square, è già in calendario per il 2023.

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