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Il marketing può essere uno strumento che rende le organizzazioni felici? Maurizia Rimondi, consulente di marketing ne è convinta e lo racconta nella sua prima pubblicazione “Il marketing della felicità“. Il libro si rivolge agli imprenditori, ai manager e al singolo che vuole determinare il suo successo all’interno dell’organizzazione. È una sorta di manuale in cui si possono trovare strumenti concreti, azioni mirate che da domani possono cambiare l’approccio al lavoro nel caso di un dipendente, o l’approccio alle persone nel caso di un manager o imprenditore. E’ presente anche una sezione interviste dedicata alle aziende che stanno seguendo questo approccio come Ducati, Eurocompany, Davines, birrificio Baladin, Vanoncini e Zordan. Aziende con servizi e prodotti diversi che dimostrano come si possa essere un’organizzazione felice a prescindere da quello che si vende.

Il marketing interno è un aspetto che Olivetti conosceva bene, anche se ciò che faceva per i dipendenti non aveva ancora un’etichetta ben precisa. Rimondi ha voluto concentrare elementi come arte, libri, conoscenza, condivisione, valore delle persone in un volume in cui i casi reali descritti dimostrano come puntare sulla felicità delle persone può essere una scelta strategica di gestione aziendale.

“Comunicare le persone e non solo il prodotto – , spiega Rimondi – può essere il presupposto vincente per gestire un’organizzazione. Creare ambienti di lavoro virtuosi in cui le persone hanno voglia di rimanere con la voglia di contribuire al successo dell’azienda. Prendersi cura delle persone insegnando loro la pratica, ad amare il processo, fare di più per diventare di più, puntare ad essere la migliore versione di sé stessi”.

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