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Rabbia, felicità, frustrazione e ilarità sono tutte emozioni vissute quasi quotidianamente e che si imparano a gestire sin da bambini. Ma quali effetti hanno sull’apparato cardiovascolare? In occasione della Giornata Mondiale del Cuore, che si celebra il 29 settembre, MioDottore ha coinvolto uno dei suoi esperti, il Dottor Salvatore Colangelo, cardiologo, per approfondire l’impatto delle emozioni sul benessere cardiovascolare e fornire 5 consigli utili per un cuore in salute.

Il cuore è uno degli organi più importanti del corpo umano e per poter vivere al meglio è fondamentale preservarne la salute. Oltre a pompare il sangue in tutto il corpo attraverso l’apparato cardiocircolatorio, il cuore svolge un ruolo rilevante anche nella percezione delle emozioni grazie allo stretto legame che ha con il cervello. Di conseguenza, i sentimenti negativi possono causare reazioni nocive sull’organismo, apparato cardiocircolatorio incluso. Come spiega l’esperto di MioDottore: “Il rilascio di adrenalina e cortisolo associati a episodi di rabbia e ostilità provocano aritmie, rialzo eccessivo della pressione arteriosa e spasmo dei vasi sanguigni. Di conseguenza, si verifica una riduzione dell’apporto di sangue e ossigeno a molti organi che potrebbe creare danni sia nel breve sia nel lungo periodo”. Ciò però non deve indurre a pensare che sia preferibile reprimere l’ira o altre emozioni negative, perché anche questo tipo di comportamento può avere ripercussioni spiacevoli sulla salute: ogni tentativo di mettere a tacere la collera può condurre a un disagio emotivo, come ansia o senso di inadeguatezza, con conseguenti ricadute anche sull’apparato cardiocircolatorio. La soluzione? Apprendere come accogliere e abbracciare anche le emozioni ombrose e concedersi, quotidianamente, piccoli momenti di positività. Ridere, prendersi cura degli altri e di se stessi, sono queste le migliori “medicine” per il cuore. Come commenta il dottor Colangelo, infatti: “l’ilarità, i gesti di altruismo o gli atti che guidano verso il soddisfacimento o la crescita della propria autostima hanno un impatto benefico sul sistema cardiovascolare perché favoriscono il rilascio di sostanze chimiche, principalmente endorfine, che supportano sia il sistema nervoso, regalando uno stato di serenità psichica, sia i vasi sanguigni, che saranno indotti a dilatarsi, agevolando così anche il lavoro del motore principale, ossia il cuore stesso”.

Momenti di collera o frustrazione sono vissuti comuni e, per il benessere sia della mente che del cuore, è bene imparare a convivere con loro, piuttosto che percepirli come momenti da evitare. Ma come aiutare il cuore a gestire al meglio rabbia e sconforto? Ecco le 5 buone abitudini pratiche dello specialista di MioDottore:

  1. Analizzare le cause della collera: in caso di episodi d’ira è consigliabile lavorare sulle potenziali motivazioni, laddove possibile, cercando di risolvere in maniera pragmatica le eventuali criticità;
  2. Fare attenzione a situazioni trigger: è bene evitare quelle circostanze che potenzialmente si sa possano scatenare reazioni di collera o agitazione, trovando e cercando aiuto nelle persone vicine o nei medici;
  3. Seguire le terapie date: è importante non sospendere alcuna posologia in atto concordata con il proprio specialista e verificare con il medico curante ogni eventuale variazione terapeutica;
  4. Praticare attività ludiche o sportive: occupare la giornata con momenti ricreativi o di fitness può distogliere l’attenzione dalla rabbia e aiutare a far fronte agli effetti negativi delle manifestazioni di ira;
  5. Rivolgersi a uno specialista: se la sensazione è quella di essere sopraffatti da frustrazioni e ostilità, è consigliabile consultare un esperto, che possa aiutare ad affrontare la situazione. Vietato visualizzare questa soluzione come una sconfitta o un atto di debolezza, anche il cuore ne gioverà.
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