Il Parco Nazionale Gran Paradiso compie cento anni. Non solo la più antica area protetta d’Italia, ma un simbolo indiscusso del rapporto tra uomo e natura e di quanto questa relazione debba essere necessariamente simbiotica per essere preservata.

In questo secolo di vita le vicende legate al Parco, e soprattutto la sua gestione, hanno subito un’evoluzione tale da portarlo oggi ad essere un importante attore internazionale per quanto concerne le strategie di ricerca e conservazione, ma anche di fruizione stessa, della natura.

Una visita al Parco oggi è un’esperienza che conta di essere illuminante perché certamente sa trasmettere al visitatore il concetto essenziale di quanto sia necessario, da parte di tutti, adottare piani e comportamenti utili alla conservazione dell’ecosistema.

Il Parco non vuole più essere una meta turistica da visitare all’unico scopo di godere del piacere di meravigliosi panorami, ma essere anche strumento per vivere un momento utile, per non dire necessario, a ricevere e far proprio il messaggio che questo piacere non è infinito e che, per continuare a fruire di tanta maestosa bellezza, è necessario essere parte attiva nelle azioni di protezione.

Il motto deve essere: è tempo non solo di prendere qualcosa dalla natura, ma anche dare qualcosa alla natura, imparando le buone prassi adottate in un’area protetta come il Parco per farle proprie, essere in grado di portarle fuori ed applicarle quindi nella quotidianità.

Ed ecco che anche le celebrazioni del centenario del Parco sono state immaginate come una chiamata al turismo attivo, dove l’area protetta ed i suoi visitatori, insieme, ambiscono ad esser un organismo unico che conosce, ama e protegge la natura.

Quello che ci aspetta nei prossimi mesi è un lungo racconto in cui il Parco Nazionale Gran Paradiso sarà protagonista e anche scenografia di una storia straordinaria ed affascinante, che racconta di uomini, animali e paesaggi di incredibile bellezza.

Il programma si aprirà con un evento ufficiale a Roma a fine aprile, organizzato in collaborazione con il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, anche questo giunto alle 100 candeline, ma sarà solo con l’arrivo dell’estate che verrà dato il via al programma degli eventi che coinvolgeranno tutti e 13 i Comuni appartenenti al territorio del PNGP, che faranno da cornice al racconto del Parco sui principali aspetti che vengono da sempre tutelati.

17-19 giugno – Valsavaranche, l’unica valle i cui entrambi i versanti sono completamente compresi nel territorio protetto, si farà portavoce dell’importante riserva d’acqua che rappresentano i grandi ghiacciai. Per destare l’attenzione su questo tema le guide alpine e gli alpinisti si recheranno sulla cima del Gran Paradiso per piantare la bandiera ufficiale del Centenario dove resterà per tutta l’estate.

2-3 luglio – Ronco Canavese racconterà il bosco quale luogo magico e habitat ideale di numerosi mammiferi, ed in particolare del lupo, la specie che maggiormente evoca l’immaginario legato alle aree boschive. A Ronco si parlerà dell’importanza ecologica di questo superpredatore e di come si estinse dalle Alpi per poi farvi ritorno con una lenta migrazione dai luoghi dell’Appennino in cui ha da sempre dopo aver trovato rifugio.

6-10 luglio – Il comune di Noasca sarà il rappresentante delle praterie alpine, luogo di elezione dei grandi ungulati, tra cui lo stambecco, il simbolo del Parco. Questo appuntamento sarà dedicato all’incontro con il personale di sorveglianza del Parco che racconterà delle relazioni tra animali selvatici e domestici che nelle praterie alpine coesistono.

15 luglio – Tutta la storia del Parco sarà messa in mostra a Cogne dove, un’esibizione dedicata alle vicende che sono alle origini dell’area protetta, inaugurerà il 15 giugno nella storica sede della Maison Daynè. Parteciperà alla festa durante il weekend il Giardino Botanico Alpino Paradisia, fiore all’occhiello del Parco per lo splendore delle sue coltivazioni alpine.

16-17 luglio – Una festa che metterà in luce ogni aspetto inerente alla montagna, è quella che organizzerà Locana per celebrare ogni simbolo della cultura alpina, con i suoi sapori, i prodotti e i lavori dell’Uomo, ma anche con il tema dei ghiacciai e dei cambiamenti climatici nella nuova struttura del clima Park che sarà inaugurato nel bellissimo vallone di Piantonetto.

28 -31 luglio – Focus sulle civiltà alpine del passato e del presente è quello proposto ad Aymavilles che coglierà l’opportunità del Centenario per l’inaugurazione del castello medievale che riapre dopo un lungo lavoro di recupero.

31 luglio – A Campiglia Soana, frazione di Valprato si trova il centro visitatori del PNGP dedicato ai rapporti tra l’Uomo e le coltivazioni tipiche della montagna. Questo appuntamento sarà soprattutto incentrato sulle tante proprietà della canapa sativa, un prodotto tradizionale della zona coltivato ad uso alimentare e per la produzione di filati, questi utilizzati anche per le calzature tradizionali chiamate ‘scapin’, ancora oggi prodotte dalle sapienti mani delle donne di Ronco.

6 agosto – Un approfondimento sul cambiamento climatico e gli studi sulla biodiversità effettuati dal Parco è quello offerto in un appuntamento a Rhêmes Notre Dames per scoprire come le abitudini e l’ecologia delle specie studiate diventino veri e propri indicatori climatici

12 agosto – L’acqua: risorsa e simbolo della montagna al centro dell’evento di Ceresole Reale. Non solo gli invasi artificiali come il lago di Ceresole, ma anche l’equilibrio degli ecosistemi dei laghi alpini, recuperato grazie alle ricerche e gli interventi del Parco.

13 agosto – Ancora un incontro dedicato alle coltivazioni tipiche della montagna a Rhemes Saint George dove si parlerà di segale e delle vicende storiche legate al territorio inerenti questo cereale.

14 agosto – Non poteva mancare, in questo lungo racconto che tocca le tradizioni e le usanze delle culture locali, un capitolo dedicato al vino. Un evento che avrà luogo a Villeneuve per parlare delle estreme condizioni di coltivazione dei vigneti di montagna che producono vini dalle caratteristiche inconfondibili.

18-21 agosto – è nell’ascolto e grazie al silenzio che si entra in connessione con la natura. Ad Introd si parlerà di suoni naturali e di musica con un invito all’ascolto anche interiore.

27 agosto – A Ribordone si riprenderà a parlare di acqua ed elementi naturali quali simbolo del piano spirituale e divino di molte culture e religioni.

Molti altri appuntamenti sono previsti a completamento di questa lungo e ricco calendario, tra cui vale la pena menzionare l’inaugurazione di Park To Park il 25/6, evento itinerante organizzato in collaborazione con Federparchi che attraverserà tutte le aree protette nazionali. Di rilevanza internazionale il Convegno Mondiale sugli ungulati, a cura dell’International Union for Nature Conservation: appuntamento quadriennale che quest’anno sarà ospitato proprio dal PNGP che, come ben sappiamo, è sede di importanti attività di ricerca e conservazione di questi animali.

Il 3 dicembre 2022 al castello di Sarre si chiuderanno, infine, tutte le attività ospitando la commemorazione dei cento anni esatti della legge istitutiva che il 3 dicembre 1922 diede vita all’area protetta dopo la cessione allo Stato della riserva reale di caccia a firma del da parte di Vittorio Emanuele III.

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