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Terra ricca di arte, natura e spiritualità, l’Umbria si caratterizza per l’importante patrimonio culturale, spesso racchiuso in affascinanti borghi medievali, conservati con cura e dedizione, mura e castelli a protezione, torri e rocche che li dominano, testimonianze vive di una storia da riscoprire.

L’Umbria, ricoperta di boschi, vigne e uliveti, è anche terra di produzioni enogastronomiche di eccellenza, come l’Olio E.v.o. Dop Umbria, i prodotti del bosco, le castagne, il tartufo, i funghi, che nascono in un contesto ambientale e paesaggistico di rara suggestione, dove la natura e il lavoro dell’uomo si sono integrati in modo armonico e equilibrato.

In autunno l’Umbria si mette in mostra in un’esplosione di colori, trasformandosi in una tavolozza di tonalità cangianti, fatta di colline coperte da argentei olivi, vallate di rosseggianti vigneti, boschi in pieno foliage, in un mosaico di sfumature cromatiche che appagano l’occhio e lo spirito.

Uno spettacolo che si può scoprire seguendo le tracce delle piccole produzioni artigianali, rispettose della biodiversità e dell’integrità ambientale, protagonisti di iniziative di eccellenza proposte in alcuni dei borghi dell’Umbria.

Il piccolo territorio di Campello sul Clitunno (Pg), al centro della Fascia Olivata Assisi-Spoleto, offre al visitatore un ampio ventaglio di testimonianze architettoniche e storico-artistiche, oltre a risorse naturalistiche di grande pregio. Nella parte collinare, immersi in una distesa di ulivi, si ammirano i due siti fortificati di Pissignano Alto, possente fortificazione a pianta triangolare, originaria dei secoli XI/XII, aderente allo schema costruttivo tipico dei castelli umbri di pendio, con torre di vedetta nel punto più elevato e le case del borgo digradanti verso la pianura, e il castello di Campello Alto, fondato nel X secolo da Rovero di Champeaux, cavaliere venuto da Reims al seguito del duca Guido di Spoleto. 

Nella parte pianeggiante del territorio comunale, troviamo invece il Tempietto sul Clitunno, uno dei monumenti altomedievali più interessanti dell’Umbria, testimonianza insigne della grandezza raggiunta dalla civiltà longobarda, appartenente al sito seriale Unesco “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere, e le Fonti del Clitunno, sito di grande suggestione paesaggistica, con sorgenti sotterranee che sgorgano da fenditure presenti nella roccia, già celebrato dallo scrittore e naturalista romano Plinio il Giovane nel I secolo d.C. e, in tempi più recenti, dai poeti George Byron e Giosuè Carducci.

È per promuovere queste bellezze che il comune di Campello sul Clitunno, nelle giornate di domenica 13 e domenica 20 novembre, organizzerà la seconda edizione della “Festa dei Frantoi e dei Castelli”, evento oleo-gastronomico che rientra nel circuito della manifestazione Frantoi Aperti in Umbria e che intende porre al centro dell’attenzione i due prodotti di punta della tradizione alimentare del luogo, l’olio extravergine di oliva, proveniente dalle coltivazioni eroiche poste sulle colline attorno ai castelli e il pregiato tartufo che cresce nei boschi delle montagne circostanti.

Oltre alla Mostra Mercato dell’Olio e.v.o. e degli altri prodotti della campagna e del bosco e all’originale evento Selvatica | Di Sana Pianta” che si propone come opportunità di conoscenza della natura e della sua relazione con l’uomo, in compagnia di artigiani, agricoltori, artisti, poeti e musicisti, numerose saranno le occasioni di esperienze gastronomiche: l’“Olio E.v.o. Experience” che prevede passeggiate in oliveto per partecipare alla raccolta delle olive, seguite dalle visite in frantoio con dimostrazioni pratiche di lavorazione e degustazioni di olio, “Tartufo Experience” che contempla invece escursioni nei boschi di Pettino, località montana del comune di Campello, alla ricerca del tartufo nero pregiato, in compagnia di cani ed esperti cercatori.

Non mancheranno, poi, per bambini e adulti, esperienze di immersione nella natura e di esplorazione, a piedi e in e-bike, del patrimonio ambientale e naturalistico del territorio, come il Trekking tra fiabe e natura, riservato ai bambini, dai 5 ai 12 anni, e ai loro genitori, un’escursione accompagnata dalla narrazione di fiabe tra i boschi e gli olivi, guidata dall’artista Loretta Bonamente, che coinvolgerà i bambini nel racconto di storie sugli alberi, gli olivi e l’olio.

Immerso nelle verdi colline dell’Umbria settentrionale, in posizione dominante sull’Alta Valle del Tevere e su quella più stretta e sinuosa del torrente Carpina, troviamo il borgo di Montone (Pg), uno dei Borghi più Belli d’Italia. Circondato da possenti mura, che conferiscono all’abitato il tipico aspetto austero del borgo medievale, ingentilito dalle svettanti torri campanarie del Comune e delle numerose chiese, il paese si può scoprire a piedi, percorrendo le strette e tortuose vie che percorrono il centro in ogni senso, con scalinate che consentono di superare agevolmente i punti più scoscesi, tra archetti rampanti, architettura sovrapposte e scorci aperti su piazzette e orti ricchi di luce e colore.

Per diffondere la conoscenza del proprio patrimonio storico-artistico, culturale e ambientale, il borgo di Montone ospiterà da sabato 29 ottobre a martedì 1° novembre la 38^ edizione della “Festa del Bosco”, una delle più autentiche e coinvolgenti iniziative dell’autunno umbro, che esalterà i prodotti stagionali, tra caldarroste fumanti, funghi, tartufi e gli altri prodotti del bosco e del sottobosco, oltre alle tradizioni dell’artigianato locale, con ricami certosini, utensili in ferro battuto, suppellettili in legno intarsiato e ceramiche artistiche. Al centro dei riflettori sarà la valorizzazione delle produzioni alimentari del territorio, che sarà possibile degustare e acquistare in occasione della Mostra Mercato, tra cui eccellono per fama e qualità l’olio e.v.o. ricavato dalla rara varietà “Gentile da Montone”, cultivar considerata in via di estinzione, e il Vinosanto da Uve Affumicate dell’Alta Valle del Tevere, Presidio Slow Food.

Numerose saranno le iniziative legate all’esplorazione dell’ambiente naturale, alla scoperta dei prodotti del bosco e alla conoscenza delle risorse naturali dell’area, come la presentazione del progetto “Miglioramento e riqualificazione ambientale della Macchia del Negrone – Interventi eseguiti sui fiumi Carpina e Carpinellaa seguito degli eventi alluvionali”, in programma sabato 29 ottobre alle ore 10.30 presso il Teatro San Fedele, e la passeggiata sul tema “Il bosco e il cammino della conoscenza”, prevista domenica 30 ottobre alle ore 8.30.

Nutrito sarà poi il calendario di intrattenimenti ludici, musicali, teatrali e artistici, pensati anche per i più piccoli: dagli spettacoli itineranti di arte di strada a cura di Kalù, Accademia Creativa e Lorenzo Fabbri con “La fisarmonica impazzita” alla “Misteriosa essenza dell’emozione”, kermesse di artisti con presentazione del libro e proiezione del mediometraggio su Montone, dai teatrini per i più piccoli alle esibizioni itineranti delle marching band, dalle animazioni e giochi di società agli appuntamenti concertistici con la Filarmonica Fortebraccio, con Baldo & Papero, spettacolo di melodie a due voci, i Principi di Galles e Malastrana.

Il borgo di Arrone (Tr), perla della Valnerina, posto su un colle roccioso lungo la riva sinistra del fiume Nera, a soli 6 km dalla sorprendente Cascata delle Marmore, la più alta d’Europa, trova le sue origini alla fine del X secolo, quando il nobile romano Arrone si impossessò del promontorio e fece costruire un castello fortificato, primo nucleo del paese. È luogo di forte fascino, non solo per l’aspetto medievale tipico di tanti borghi umbri, ma per il contesto ambientale in cui si inserisce. Il Parco del fiume Nera abbonda di acque, alberi, animali e colpisce l’immaginazione per il verde intenso. Mulini d’età romana, eremi e monasteri medievali, edifici d’archeologia industriale, come la miniera di lignite nella frazione di Buonacquisto, fanno da contorno, insieme agli ulivi argentati, ad Arrone, che è un “castello di poggio”, come gli altri che sorvegliano la zona. Grazie alla pratica della coltivazione biologica, la zona di Arrone offre prodotti di qualità: l’olio extravergine di oliva, il tartufo, i legumi, le specie d’acqua dolce come trota e gamberi. Abbondano i frutti di bosco e ottimo è il miele, per non parlare del formaggio pecorino e della famosa norcineria della Valnerina.

È per celebrare le eccellenze gastronomiche, su tutte l’olio e.v.o., il paesaggio e le emergenze culturali del piccolo castello, che dall’11 al 13 novembre 2022 il Comune di Arrone propone “Amor d’Olio” un evento che rientra nel circuito della manifestazione Frantoi Aperti in Umbria.

Filo conduttore dell’edizione 2022 di Amor d’Olio ad Arrone (Tr) sarà la scoperta di itinerari di gusto con esperienze sensoriali legate all’olio EVO e il suo mondo. Itinerari che sarà possibile percorrere a piedi, in bicicletta, con i propri cani, da soli o in famiglia e che porteranno i visitatori ad amare questa parte dell’Umbria fuori dai tradizionali circuiti turistici e ad esplorare il Comune di Arrone, le sue frazioni e tutta la Valnerina.

Numerose saranno le iniziative in calendario: le passeggiate a piedi nel paesaggio boschivo che circonda Arrone e le sue frazioni, opportunità da non perdere per ammirare il foliage di questa zona della Valnerina, il trekking urbano tra Arrone e la frazione Casteldilago, suggestivo borgo medievale arroccato su uno sperone roccioso a dominio del fiume Nera, con visita del Museo delle Ceramiche, che espone una collezione di maioliche di ottima qualità, decorate con stemmi di famiglie nobili e provenienti da fabbriche di ceramica dell’Umbria e del centro Italia, la salita alla torre di Arrone, splendido punto panoramico su cui svetta l’ulivo, simbolo del paese, le esperienze di raccolta delle olive per grandi e bambini, le degustazioni di olio e altri prodotti del territorio, le escursioni per scoprire e raccogliere le erbe spontanee, il pranzo con musica tra gli ulivi, previsto per domenica 13 novembre ed infine un appuntamento dedicato agli amici a quattro zampe con la “Country Dog walk”, passeggiata collettiva per permette di integrare i cani nel contesto sociale.

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