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Insieme al Giappone, l’Italia è la nazione più longeva al mondo, con oltre 20 mila ultracentenari. Ma di pari importanza alla lunghezza c’è la qualità della vita, su cui incidono le scelte quotidiane, che devono coniugare un’alimentazione equilibrata con una maggiore consapevolezza rispetto alle esigenze di corpo e mente. La scienza, infatti, ha dimostrato che la salute dipende in gran parte dalle nostre abitudini1. La chiave della longevità e di una buona qualità di vita, capace di esprimere il nostro massimo benessere psicofisico, è fortemente influenzata dal nostro stile di vita.

In risposta a queste statistiche la Dott.ssa Annamaria Acquaviva, dietista e nutrizionista per il California Prune Board in Italia, nonché autrice del libro “Health Revolution, i cinque pilastri della salute” che ha per tema la longevità, condivide i suoi consigli su come una dieta bilanciata e uno stile di vita attivo possano contribuire a un invecchiamento all’insegna della salute e del benessere.

“Le nostre scelte alimentari, quando e quanto mangiamo, vanno ad impattare sulla nostra salute. Fattori inerenti allo stile di vita, come ad esempio fare esercizio fisico regolarmente, dormire le giuste ore di sonno, eliminare alcol e fumo, ridurre lo stress e favorire l’armonia interiore con la meditazione ad esempio, persino socializzare di più, possono contribuire a vivere meglio in stadi di vita più avanzati”, spiega la Dott.ssa Acquaviva

La Dott.ssa Acquaviva consiglia sei attività quotidiane fondamentali che contribuiscono ad un processo di invecchiamento sano, a partire dalla tavola:

1. Mangiare bene: Il cibo che consumiamo può avere impatto sul nostro peso, colesterolo, pressione sanguigna e portare a patologie legate all’alimentazione. Il mangiare bene è da tenere a mente spaziando tra tutti i gruppi alimentari a intervalli regolari durante il giorno. Non bisogna lasciarsi morire di fame, ma ‘trattarsi bene’ tramite la scelta di cibi che fanno sentire il corpo nutrito. Mangiare cibi ricchi di fibre, come le prugne, aiuta a sentirsi pieni. Frutta, verdura e cereali integrali contengono anche vitamine e minerali necessari per ogni processo fisiologico del nostro corpo, quindi è importante consumarli cinque volte al giorno.

2. Bere acqua: Tenersi idratati a sufficienza ha degli effetti positivi su molti sistemi fisiologici. Controllo della temperatura, secrezione delle scorie, trasporto di nutrienti e volume sanguigno dipendono tutti dallo stato di idratazione. Se disidratati, le cellule non funzionano così bene e il sangue diventa più denso, causa di affaticamento e di giramenti di testa. Bisogna prefiggersi come obiettivo l’assunzione di 2-2.5 litri d’acqua al giorno.

3. Prendersi cura delle proprie ossa: La quantità di tessuto osseo che abbiamo inizia a diminuire con l’età. Degli studi finanziati dal California Prune Board hanno rivelato gli effetti positivi che le prugne secche possono avere sulla salute ossea. Ricche di vitamina K e fonte di manganese, che contribuiscono al mantenimento di ossa normali, le prugne possono esercitare impatti benefici sulla densità minerale delle ossa.  Le Prugne della California sono state premiate con lo status di “Bone Health Approved” dalla Royal Osteoporosis Society, sono il primo cibo naturale ad aver ricevuto questo riconoscimento.

4. Mantenere in salute la flora intestinale: Le fibre giocano un ruolo fondamentale per la salute della flora intestinale, che a sua volta contribuisce alla salute generale. Aumentare l’assunzione di fibre corrisponde a un minore rischio di ischemie, malattie cardiache e cancro all’intestino. Mangiare frutta e verdura come le Prugne della California è un modo facile per consumare più fibre. Le prugne secche contengono infatti anche sorbitolo e polifenoli, entrambi pensati per creare effetti probiotici nell’intestino. I probiotici sono cibi buoni per i batteri che vivono nell’intestino e, all’aumentare della varietà e della quantità di fibre assunte, aumenta anche la varietà e la quantità di questi batteri. Questi batteri lavorano duramente per il corpo, mantenendo l’intestino e il sistema immunitario sani e riducendo le infiammazioni.

5. Muoversi di più: Fare esercizio fisico non significa per forza dover andare in palestra; tutto ciò che alza la frequenza del battito cardiaco è ottimo per il sistema cardiovascolare e aiuta anche il sistema immunitario. Basta, ad esempio, camminare a una velocità lievemente accelerata così da respirare in modo appena più affannoso. Trenta minuti al giorno di questo tipo di attività fisica sono stati dimostrati essere protettivi contro la demenza senile e malattie cardiache, cancro e diabete.

6. Eliminare le cattive abitudini: Invecchiando il rischio di sviluppare malattie aumenta, è così ancora più importante sviluppare abitudini sane. La mancanza di sonno, una cattiva alimentazione e l’esposizione a tossine come inquinamento, fumo di sigaretta o alcol possono aumentare l’infiammazione nel corpo portando a patologie come cancro, malattie cardiache e demenza. Bisogna consumare il più possibile frutta, verdura, legumi e cereali integrali, stando attenti a entrare in una routine di buon riposo.

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