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Con il ritorno in ufficio dopo il lungo periodo di vacanza, si fanno sentire gli effetti collaterali dovuti all’uso eccessivo della tecnologia come i dolori alla schiena e il forte indolenzimento del collo. Oltre ai canonici rimedi per prevenire il dolore come posizionare il pc all’altezza degli occhi, usare un supporto per il tablet, mantenere una postura corretta e prendersi piccole pause per alzarsi e camminare, l’idratazione può essere l’arma vincente nell’aiutarci a sconfiggere le fitte dovute all’immobilità.

Poter contare su un buon livello di idratazione, infatti, è una condizione imprescindibile per mantenere flessibili i dischi della colonna vertebrale. “Le nostre articolazioni sono formate da un elevato quantitativo di acqua che contribuisce ad ammortizzarle e lubrificarle quando compiamo anche il più piccolo movimento. – spiega il Professor Alessandro Zanasi, esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino e membro della International Stockholm Water Foundation – È quindi necessario bere molta acqua e mantenerci idratati per conservare la giusta quantità di liquido sinoviale, responsabile della lubrificazione delle articolazioni durante il movimento. Inoltre non bisogna sottovalutare il fatto che molte ore passate davanti a uno schermo, senza interruzione e quindi senza bere, possono avere effetti negativi anche sulle capacità cognitive, riducendo la concentrazione e causando forti mal di testa”.

Bere adeguatamente quindi, non solo può contribuire a stimolare la produzione di liquido sinoviale, ma può anche aiutare la rigenerazione della cartilagine e la sua lubrificazione, riducendo l’infiammazione articolare e aiutandoci nei momenti che compiamo dopo le lunghe ore passate da seduti e in modo statico.

“È quindi importante interrompere con brevi e frequenti pause le ore che passiamo seduti, impegnati a utilizzare i nostri dispositivi tecnologici, andando a bere almeno un bicchiere di acqua ogni ora. Tenerne sempre un bicchiere a portata di mano, sulla scrivania in ufficio così come a casa, è quindi un’ottima abitudine per evitare la disidratazione e aiutare il nostro organismo nei movimenti anche i più semplici”. Conclude il Professor Zanasi.

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