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Italia-Russia: un’attrazione spaziale, così si può definire l’esito del convegno internazionale sul tema “Scientific and Industrial Technologies in the Aerospace Sector” svoltosi a Montecatini Terme dal 9 al 13 dicembre. Sponsor principale dell’evento la Società Italmatic, operante nella produzione di beni complessi utilizzati in settori di alta tecnologia per il mercato avionico e aerospaziale. Sotto il coordinamento scientifico del Centro Arnold Regge per l’Algebra, la Geometria e la Fisica Teorica con sede presso l’Università di Torino, il convegno è stato organizzato dalla società Additati & Partners Consulting. Ente patrocinante la FEMTEC, Federazione Mondiale Terme, presieduta dal professor Umberto Solimene, presente alla conferenza in qualità di relatore, che ha presentato anche interessanti esempi relativi al recupero psicofisico degli astronauti dopo le missioni spaziali.

Protagonisti del convegno sono state prestigiose istituzioni quali il Joint Institute for Nuclear Research di Dubna, l’Istituto per i Problemi Biomedici dell’Accademia delle Scienze, l’Istituto di Fisica Nucleare Skobeltzin dell’Università di Mosca, il Moscow Aviation Institute e il Centro di Preparazione degli Astronauti “Yuri Garagin” di Star City, a 40 km da Mosca. Altamente significativa la partecipazione al convegno del generale Valery Korzun, astronauta russo e direttore di dipartimento del Centro di Preparazione Yuri Gagarin GCTC.

Da parte italiana hanno presenziato l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, otto atenei, un centro di ricerca, il Centro Fermi e il Politecnico di Torino, oltre alla SIMSI, l’Italian Society of Underwater and Hyperbaric Medicine. Ampio anche il numero di aziende italiane partecipanti in qualità di relatori, tutte operanti in vari settori dell’alta tecnologia. Tra queste, oltre a Italmatic, Leonardo-Finmeccanica, Sitael, Microtest, Kpmg, Asa Laser, X-Phase, Gruppo Scientia Machinale, Sigma Ingegneria.

L’evento ha avuto come finalità quella di proseguire un processo di cooperazione iniziato a Mosca a febbraio 2017 relativo a una consistente partecipazione scientifico-industriale italiana al progetto SIRIUS dedicato allo studio e alla soluzione dei problemi biomedici tipici delle missioni spaziali. Il convegno ha registrato i notevoli risultati già raggiunti e posto le basi di rilancio per ulteriori sviluppi nella collaborazione italo-russa in questo settore.

Le tappe strategiche raggiunte comprendono la realizzazione e validazione scientifica in ambiente estremo del simulatore NEK, Nezemnyy Eksperimentalny Kompleks, situato a Mosca presso il quartier generale dell’IBMP, un’unica struttura multi-compartimento usata come analogo per l’isolamento, il confinamento e le condizioni remote in scenari di esplorazione, che ha dotazioni uniche per uno studio di questo tipo, fondamentali per raggiungere gli obiettivi a lungo termine dalla agenzie spaziali di inviare equipaggi multiculturali sulla Luna ed eventualmente su Marte.

Ecco le innovative tecnologie italiane testate con successo nel NEK all’interno del progetto SIRIUS, che segnano importanti sviluppi nel campo della strumentazione biomedica a fini diagnostici e riabilitativi: lo Smart Bed, progetto di R&S realizzato dalla società proprietaria del brand Per Dormire di Pistoia, in collaborazione con realtà scientifiche e industriali. Esso rileva con metodiche non invasive le funzioni celebrali e fisiologiche del paziente durante il suo sonno; la Smart Shoe, scarpa intelligente realizzata dalla Società The Flexx di Pistoia, in collaborazione con l’Università, che prevede scopi simili a quelli dello Smart Bed nelle ore di veglia; il sistema di videosorveglianza attiva TVCC operativo 24 ore su 24 all’interno del simulatore suddetto con integrate funzioni di registrazione vocale intelligente e analisi dei comportamenti predittivi di criticalità emotiva dovuta a stress; la nuova sala di controllo degli equipaggi isolati durante gli esperimenti; la realizzazione da parte della Scuola Normale di Pisa di un sistema di costruzione virtuale di realtà estreme, quali il suolo marziano, in cui il protoastronauta può muoversi e lavorare.
Le ulteriori tappe strategiche, di imminente validazione scientifica, sempre all’interno del NEK, prevedono la prossima consegna a Mosca delle altre tecnologie innovative di matrice italiana: la piattaforma BMIFOCUS, attualmente in fase di test in Italia, realizzata da parte di un consorzio di sette imprese e tre università toscane e formata da un rover dotato di interfacce aptiche, un sistema di realtà virtuale e connessa strumentazione biomedicale che permette di riceverne sensazioni tattili. La piattaforma costituisce un sistema di misura e di potenziamento delle abilità cognitive, delle funzioni sensorimotorie, delle funzioni emotive e del controllo dello stress nell’uomo in condizioni estreme. Questa esigenza si rivela particolarmente importante per quei soggetti, come gli astronauti durante le attività di pilotaggio di veicoli spaziali, che operano in condizioni e contesti dove non è possibile permettersi errori nelle attività operative. Il sistema di neurostimolazione è un sistema adattivo, ossia gestito mediante un’analisi in tempo reale dei segnali psico-fisiologici, dei parametrici biomeccanici del soggetto, dei parametri ambientali, di simulazione e di guida, al fine di incrementare e ottimizzare le funzioni cerebrali cruciali per il raggiungimento dei compiti preposti di pilotaggio di veicoli spaziali.

In più, anche l’installazione presso l’IBMP dell’ecografo scientifico ULAOP di altissima risoluzione costruito dall’azienda X-Phase di Firenze con il coinvolgimento delle Università di Pisa e Firenze; l’installazione presso l’IBMP del Rowing System, un innovativo vogatore a secco sensorizzato, frutto della ricerca decennale condotta dalla società Filippi Lido, leader mondiale nella produzione di imbarcazioni professionali per canottaggio, che verrà utilizzato per l’analisi di biofeedback dei protoastronauti durante le missioni di isolamento del progetto SIRIUS; il food for space, ossia l’approntamento di una nutrizione ottimizzata per gli astronauti nelle condizioni estreme in cui devono lavorare; la società Natali di Monsummano Terme fornirà sistemi audio di alta fedeltà per un progetto di environment enrichment del simulatore; la società MATI 1909, impresa vivaistica pistoiese, ha avviato accordi per introdurre specie vegetali da coltivarsi all’interno della Green House del NEK; la società Microtest di Altopascio (Lucca), infine, ha gettato le basi per una possibile cooperazione finalizzata allo sviluppo di innovativi strumenti biomedicali, devices microelettronici e attività di test di microprocessori in ambiente spaziale.
L’ultima sessione della conferenza si è spostata nello stabilimento di produzione dell’Italmatic, che già annovera fra i suoi clienti società internazionali quali Boeing, Airbus, Alenia, Leonardo nonché le più importanti agenzie spaziali. Italmatic è stata invitata dal JINR, dal MAI e dal GCTC a visitare i rispettivi laboratori in un viaggio già programmato a febbraio 2020.
A margine del convegno, di particolare interesse gli aspetti relativi al recupero psicofisico degli astronauti dopo le missioni spaziali. In questo settore si sta concretando il progetto di collaborazione tra il gruppo Italian Hospitality Collection – proprietario di sedi termali quali Grotta Giusti, Fonteverde, Bagni di Pisa, importanti stabilimenti termali toscani, Chia Laguna e Pré-Saint-Didier – e le realtà russe IBMP e GCTC, con il coordinamento di FEMTEC.
Infine il Comune di Montecatini ha deliberato l’istituzione di una casa dell’astronauta quale sede di eventi scientifico-culturali e materiale museale avente come oggetto lo spazio e le attività di esplorazione umana del cosmo, un centro unico nel suo genere, che fungerà da polo attrattivo nei confronti del sistema scolastico e universitario, di eventi congressuali sul tema dell’aerospazio, nonché di innovare l’offerta turistico-ricettiva della nota località termale internazionale aumentandone notevolmente l’attrattività.

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