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Milano si è colorata di rosa per la quinta PittaRosso Pink Parade. Un’edizione bella quanto le altre? Possiamo dire per certi versi più delle altre, viste le avverse condizioni meteorologiche.
Nonostante la pioggia battente, più di 6.000 persone hanno affollato le strade cittadine con passo deciso in nome della solidarietà, poiché come sempre la PittaRosso Pink Parade è organizzata, grazie al prezioso contributo del Comune di Milano, a sostegno di Fondazione Umberto Veronesi per la ricerca scientifica d’eccellenza contro i tumori femminili. Si è partiti – una novità rispetto al passato – da Piazza Duomo, a significare l’importanza che questo evento ha raggiunto per la Città di Milano. Una moltitudine tanto solidale quanto eterogenea e transgenerazionale: donne, uomini, bambini hanno attraversato gli angoli più suggestivi della città per terminare la loro fatica al Parco Sempione. Il grigio del cielo è stato così illuminato da tanti sorrisi.
Il serpentone gioioso ha colorato i sentieri del Parco testimoniando l’energia positiva e l’armonia di chi sa che sta facendo la cosa giusta, ovvero mettersi in gioco in prima persona per una causa universale: la salute di tutte le donne, il sostegno a una ricerca scientifica che non si arrende e che sta affinando sempre più le armi contro la malattia.
In questa edizione è stato realizzato anche il record di fondi raccolti che andranno a sostegno della ricerca scientifica. I calcoli sono ancora provvisori, anche perché fino al 31 ottobre è ancora possibile  sostenere il progetto di Fondazione Umberto Veronesi dedicato all’oncologia femminile, con una donazione libera presso tutti i punti vendita PittaRosso oppure sul sito Pink is Good, ma tutto lascia presagire che la cifra raccolta sarà la più alta mai realizzata dall’inizio della collaborazione tra PittaRosso e la Fondazione Umberto Veronesi.
“La PittaRosso Pink Parade non significa soltanto raccogliere fondi per finanziare la ricerca scientifica dell’eccellenza di Fondazione Umberto Veronesi contro i tumori femminili, ma è soprattutto un grande momento per sensibilizzare sempre più persone circa l’importanza della prevenzione contro patologie che ancora oggi colpiscono oltre 65.000 donne all’anno solo in Italia”, ha affermato Paolo Veronesi, Presidente di Fondazione Umberto Veronesi.

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