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La primavera è ormai inoltrata e l’estate si avvicina rapidamente. Future4Turism, la ricerca previsionale di Ipsos sulle intenzioni di vacanza degli Italiani, monitora periodicamente i piani di viaggio dei connazionali e, in questo periodo particolare, verifica i cambiamenti nei programmi stessi considerando l’evolversi del contagio da corona virus e le relative direttive che provengono dal Governo e dagli Enti Locali in termini di riaperture e possibilità di effettuare spostamenti.
I programmi di viaggio degli Italiani per il periodo primaverile, vale a dire i mesi di aprile-maggio-giugno, avevano già registrato un forte ridimensionamento dopo l’emanazione del decreto Io Resto a Casa di metà marzo. Nei primi 10 giorni di aprile tale ridimensionamento si è intensificato ulteriormente: da fine febbraio ad oggi si sono dimezzati i propensi alle vacanze primaverili e sono addirittura triplicati coloro che non realizzeranno alcun tipo di vacanza. Inoltre, il 16% degli italiani si è già trovato nella condizione di dover disdire una prenotazione che aveva effettuato nei mesi scorsi.

La composizione dei vacanzieri in termini sociodemografici si è modificata. Anche ad aprile, come già riscontrato nel mese scorso, sono le fasce di età mature a registrare più delle altre una diminuzione importante della propensione, diminuzione che si intensifica ulteriormente.

L’analisi per aree geografiche mostra come il Nord Est a marzo, seppur in calo, risultava ancora possibilista sulle vacanze primaverili. A soli 20 giorni di distanza anche la propensione di questo territorio diminuisce fortemente.

A fronte di una ulteriore riduzione dei vacanzieri si confermano le mete dei desiderati viaggi primaverili. Si consolida però ulteriormente il calo delle mete Europee a favore di mete più lontane/extra-europee. L’Italia raccoglie sempre la maggioranza delle preferenze.

È evidente però che ormai l’interesse volge all’estate. Nella scorsa settimana, ad esempio, è stata data dal Governo e dalla Regioni la possibilità di iniziare a lavorare sugli arenili per prepararli all’arrivo dei turisti. Come si pongono gli italiani rispetto alle vacanze estive in questo momento di incertezza?
Le previsioni sono purtroppo all’insegna di una diminuzione dei vacanzieri. A febbraio il dato previsionale era in linea con quello dello stesso periodo dello scorso anno, anzi addirittura migliorativo considerando una diminuzione di coloro che non avrebbero effettuato le vacanze e un aumento degli indecisi/possibilisti. Ad aprile coloro che sono certi di fare vacanze in estate sono scesi al 41%. Crescono inoltre i NON vacanzieri ma rimane fortunatamente ancora importante la quota degli indecisi. Sarà dunque importante fornire a breve indicazioni chiare su cosa “sarà permesso fare” per tentare di convertire gli indecisi in vacanzieri convinti e dare ossigeno alle prenotazioni.

Certo è che chi è ancora convinto di effettuare un periodo di vacanza tra luglio e settembre, privilegerà l’Italia con una crescita importante rispetto alle previsioni misurate a febbraio. Anche in questo caso, come per le vacanze primaverili, sono le mete Europee a diminuire nelle preferenze degli italiani mentre è stabile il lungo raggio.

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