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A stretto contatto con una natura intensa, “dispersi” in luoghi isolati, in sistemazioni alternative e con un pizzico d’avventura. E’ questa la vacanza cui ha pensato il Baden-Württemberg per il 2020. Un invito, irresistibile, rivolto a chi ha un’anima green, chi vuole staccare davvero la spina, chi ama esplorare e anche un po’ osare…Requisiti minimal per emozioni maximal, ovvero andare in vacanza anche dal lusso, per ritrovare il sapore della semplicità. Niente di più facile in un territorio tanto verde e ancora selvatico come questo lembo soleggiato e accogliente di Germania meridionale. Per quest’anno, quindi, la parola d’ordine è ritorno alla natura.

Certo, il Baden-Württemberg è città storiche e moderne metropoli, che si contendono il palcoscenico con una gara al comfort, ai grandi eventi e alle ultime tendenze. Non sono però che le punte vivaci e pulsanti di altrettanti iceberg verdi, dove tutto è ancora natura, silenzio e pace. Se è di questo che siete in cerca, non avrete che l’imbarazzo della scelta. Fitte foreste, prati e pascoli sconfinati, alberi da frutto a perdita d’occhio, brughiere sferzate dal vento, oasi protette, forre profonde attraversate dai torrenti, cascate impetuose, laghi segreti, stagni e paludi, fiumi che disegnano morbide anse, insoliti fenomeni geologici, dolci colline e montagne maestose… Questi scenari non sono solo belli da vedere, ma fantastici da vivere. Lo sanno bene le numerose specie animali che ne caratterizzano la ricca fauna. Non occorre attraversare il mondo per regalarsi un safari di tutto rispetto. Animali di terra, acqua e aria hanno eletto il Baden-Württemberg a proprio habitat e chiunque ami la natura e sappia rispettarla li può ammirare e incontrare senza difficoltà. Paradisi per il birdwatching sono il Lago di Costanza e quello di Feder, mentre sulle sponde dello Schluchsee si va a caccia di cervi con la guardia forestale, armati però solo di lanterne. Le pecore non sono certo rare, soprattutto da queste parti, ma rara è certamente l’occasione di salire con loro all’alpeggio e vivere un paio di giorni con i pastori, imparando a gestire il gregge, a mungere e a fare il formaggio. Sulle Alpi Sveve è possibile.

Alcune zone, protette proprio per la loro biodiversità, vanno visitate in punta di piedi, inchinandosi a una natura ancora intatta. Nel Parco Nazionale della Foresta Nera, i ranger guidano alla scoperta di un ambiente non troppo plasmato dall’uomo e affidato ancora ai ritmi della natura. Alla fine di quest’anno verrà inaugurato il nuovo centro visitatori del Ruhestein, con uno skywalk spettacolare sulle cime del comprensorio. La Riserva della Biosfera delle Alpi Sveve, letteralmente strappata ai carrarmati della piazza d’armi qui insediata fino a qualche anno fa, è tornata a rispondere ai suoi bioritmi ed è fiore all’occhiello della Regione, con una vegetazione spontanea rigogliosa e con alcune specie in via d’estinzione come l’antennaria e il botrichio lunaria. Dichiarato paesaggio culturale dall’Unesco nel 2009, questo territorio è raro esempio di felice convivenza tra uomo e natura. Quello della Riserva della Biosfera della Foresta Nera è un paesaggio levigato dai ben sei ghiacciai che qui si incontravano un tempo… Vi sopravvivono specie vegetali e animali altrove estinte, ma soprattutto l’uomo vive in armonia con la natura, senza violarla. Ne sono esempio gli Allmendweiden: vasti pascoli comuni che da secoli sfruttano l’erba per l’allevamento, ma al contempo mantengono l’equilibrio dell’ambiente. Ci sono poi i cosiddetti Sette Parchi Naturali, che concentrano nelle rispettive aree –con un’estensione che va dai 160 ai 3.800 chilometri quadrati- tutta la biodiversità del Sud del Baden-Württemberg. Due di questi si contendono la tutela del verde nella mitica Schwarzwald: il Parco Naturale della Foresta Nera Meridionale e il Parco Naturale della Foresta Nera Centro-Settentrionale. Un altro parco, quello di Schönbuch, abbraccia invece il paesaggio roccioso e fiabesco dell’Alto Danubio, ammantato di bosco, solcato da belle vallate e punteggiato di importanti abbazie. Altro fiume, altro parco: a impreziosire gli scenari già splendidi del Naturpark Neckartal-Odenwald sono una serie di antichi castelli e la città storica di Heidelberg, distesi tra fiume e foresta. Storico oltre che naturalistico il valore del Parco Naturale della Foresta Franco-Sveva, nel cui territorio correva il Limes, sistema di fortificazioni erette dai Romani, i cui resti sono oggi sotto tutela Unesco. Infine, il Parco Naturale di Stromberg-Heuchelberg, armonica fusione di bosco, pascolo e vigneti e culla di prodotti eccellenti.

La natura, infatti, in Baden-Württemberg è regina anche a tavola. Nel boccale, nel bicchiere e nel piatto la fanno da padrona prodotti regionali tipici e genuini, a chilometro zero o quasi. Qui più che altrove, l’enogastronomia è esempio di come l’uomo abbia saputo prendere dalla natura i suoi doni e reinterpretarli in ricette che parlano del territorio. Dall’osteria al ristorante stellato, dalla birreria all’enoteca, tutto ha ancora il profumo e il sapore dei boschi, dei campi, dei pascoli, dei laghi e dei fiumi da cui proviene… Se ritorno alla natura dev’essere, coerenza sia anche in tavola! In una terra di forti tradizioni non mancano esperimenti e curiosità: come le lumache, che qui sono speciali e pure protette. Le Albschnecke -lumache del Giura Svevo, prodotto Igp e presidio Slow Food a rischio di estinzione- possono essere raccolte solo in specifiche zone e sotto controllo di una guida. E poi c’è il “vino selvaggio” della Tenuta Wolf: qui una parte dei vigneti viene lasciata libera di crescere senza imposizioni e senza le cure della mano umana. Le uniche autorizzate a modificare la crescita spontanea dei tralci sono le pecore, che se ne nutrono. Da quel che resta nasce poi un vino davvero unico e aromatico. Per chi è astemio ecco invece la Tannenliebe, la caratteristica limonata della Foresta Nera, bibita rinfrescante dal sentore di abete grazie a un tocco di miele aromatizzato con tenere gemme rigorosamente raccolte a mano. Gemme, erbe spontanee e aromatiche sono poi ingredienti di una gamma di liquori, sciroppi, succhi, bevande ecc.

Perché non concedersi un’evasione all’insegna del verde, dell’aria sana, del cibo genuino, dei ritmi tranquilli pur con un pizzico di adrenalina? Una vacanza, anche breve, senza fronzoli ma rigenerante ed eccitante. Certo, ognuno ha la propria idea di avventura… qui proponiamo qualche spunto per chi non vuole spingersi troppo oltre, ma desidera comunque un’esperienza indimenticabile e non vuole adeguarsi al turismo di massa. Non c’è bisogno di correre rischi: bastano un po’ di spirito di adattamento, un po’ d’intraprendenza e la voglia di osare per rompere gli schemi. L’avventura –grande o piccola che sia- in Baden-Württemberg aspetta fuori dall’uscio. In Albtal, per esempio, è partito il primo progetto di Cross Wander Tour in Germania. L’Albtal.Abenteuer.Track è un cammino fuori dai sentieri segnalati. Una sfida a più tappe per gli appassionati di trekking “fuoristrada”, famiglie comprese. Un modo eccitante eppure sicuro di vivere la natura da dentro, con gli scarponcini ai piedi ma senza mappa in mano. Un percorso “a ostacoli” tra fango, alberi caduti, intrichi di rami, terreni pietrosi o sdrucciolevoli, guadi, scarpate di muschio… Per chi ama il brivido, ecco invece le piste da downhill della Bottwartal. Tracciate nel rispetto di tutte le norme di sicurezza e gestite dall’associazione Trailsurfers Baden-Württemberg e. V. sono aperte a chiunque sia dotato di coraggio e delle necessarie protezioni. Non occorre quindi essere professionisti e possono cimentarsi persino mountain-biker in erba. Gli Hessigheimer Felsengärten sono invece una grande palestra di roccia, dove arrampicarsi con vista sui vigneti e sul fiume Neckar lungo 130 vie, con difficoltà da 3 a 9. Nella Murgtal, la forra solcata dall’affluente del Reno che dà il nome alla valle è, oltre che uno spettacolo tanto suggestivo da mettere quasi soggezione, luogo perfetto per diverse attività adrenaliniche, dalla camminata sui massi scivolosi del letto del Murg al soft-rafting e al kajak nelle sue acque impetuose, passando per discese dalle rupi in corda doppia. Forre, gole, grotte e anfratti fanno delle Alpi Sveve un paradiso per speleologi, ma anche per neofiti che vogliano avventurarsi in sicurezza nelle viscere della terra. Da non perdere la Falkensteiner Höhle, che si insinua per 5 chilometri nel sottosuolo ed è l’unica grotta con falda acquifera visitabile in tutta la Germania. Mozzafiato infine i sorvoli in parapendio della Foresta Nera.

Se preferite lasciar spaziare lo sguardo mantenendo i piedi ben saldi a terra, optate per i tanti punti panoramici offerti dalla natura stessa o creati sapientemente dall’uomo, di cui la Regione è ricca. Non c’è che da scegliere: belvedere come l’Ellbachseeblick, piattaforma in legno sospesa a 150 metri, con vista sul lago Ellbach; torri panoramiche come la Schönbuchturm, la cui salita è particolarmente suggestiva al chiaro di luna; teleferiche vertiginose come quella di Hirschgrund, tra le più lunghe di Germania, la cui fune corre per 570 metri a oltre 80 metri d’altezza; skywalk impressionanti, come quello che si inaugurerà a fine 2020 nel Parco Nazionale della Foresta Nera; ponti tibetani come la Wildline di Bad Wildbad; passerelle sugli alberi come quelle della Baumwipfelpfade in Foresta Nera e persino un “cinema” senza schermo nella Remstal, ottenuto posizionando 26 poltrone di legno per ammirare tutti i giorni lo spettacolo della natura in santa pace.

Perché l’avventura sia completa, il suggerimento è di scegliere una sistemazione spartana, sotto le stelle o comunque a stretto contatto con la natura. Non mancano certo gli spunti. Si può scegliere per esempio di piantare una tenda nel bosco, senza violare l’ambiente né tantomeno la legge. Sebbene il campeggio libero non sia consentito, infatti, Trekkincamp della Foresta Nera offrono piazzole realizzate ad hoc, corredate di focolare e di eco-wc. Recentemente le postazioni sono salite a 10, a una giornata di cammino l’una dall’altra. Occorre non soffrire di vertigini per dormire accoccolati nella tenda appesa a 30 metri d’altezza tra le conifere della Foresta Nera: Naturträume è un nido sospeso per cuori innamorati ma anche impavidi. Si fa presto a dire campeggio, ma nella Foresta Nera se ne danno interpretazioni anche eccentriche: allo Schwarzwaldcamp, sulle rive dello Schluchsee, si può scegliere di alloggiare in una cabina di funivia, in un tipi indiano o in tende panoramiche sospese tra le chiome degli alberi. Non da meno la varietà di alloggi all’Hofgut Hopfenburg, agri-campeggio con soluzioni abitative davvero originali: un carro gitano, un tipi indiano, un carrozzone del circo, una tenda da safari e una yurta mongola. Non una casa sull’albero ma quasi un piccolo villaggio al Baumpalast, ai margini della Foresta Franco-Sveva. Non le solite casette tra le fronde, ma praticamente delle villette: 7 in totale, tutte spaziose, dotate di ogni comfort e di balcone.

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