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Sono 1.121 in 167 Paesi i siti che sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO fin dal 1972: tra questi, ci sono i tesori e le meraviglie più rappresentative del mondo intero, che ogni giorno siamo inviti a proteggere e a conservare perché si mantengano in tutto il loro splendore e che ogni giorno richiamano i viaggiatori di tutto il mondo.
Non fanno eccezione Belize, Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua e Panama, i Paesi dell’America Centrale che insieme alla Repubblica Dominicana formano CATA: la loro ineguagliabile ricchezza culturale e naturale ha fatto si che nei loro territori siano stati identificati negli anni ben 19 siti Patrimonio dell’Umanità, dai centri urbani coloniali alle meraviglie naturali ed archeologiche.
I siti archeologici di Tikal e Antigua, in Guatemala, entrambi dichiarati Patrimonio dell’Umanità da UNESCO nel 1979, sono probabilmente tra più noti dell’America Centrale. Le imponenti rovine del tempio dell’antica città maya di Tikal sono un must dell’itinerario di ogni turista, così come la bellissima città coloniale di Antigua, dove la maggior parte degli edifici risalgono al XVII e XVIII secolo. L’antico sito maya di Quiriguá, vicino al lago Izabal, è meno visitato e conosciuto, ma presenta alcune delle colonne verticali meglio conservate al mondo e i cosiddetti zoomorfi, divinità a forma di animali.
Oltre a Panama Viejo, dichiarato Patrimonio dell’Umanità nel 1997, Panama ha l’onore e il pregio di ospitare il Parco Nazionale di Darien, il primo insediamento europeo costruito nelle Americhe. Con un’estensione di circa 6000 kmq, è stato dichiarato Patrimonio dell’UNESCO nel 1981 e vale la pena di essere visitato per scoprire, in un solo luogo, le spiagge sabbiose, le coste rocciose, le mangrovie, le paludi, le pianure, le foreste pluviali montane e l’incredibile fauna selvatica caratteristiche di Panama. Da non perdere anche la fortificazione militare di Portobello-San Lorenzo e il Parco Nazionale Coiba, anch’essi Patrimonio dell’UNESCO.
Riconosciuti per la loro ricca bellezza naturale, i quattro parchi nazionali che formano l’area del Guanacaste nel nord-ovest del Costa Rica, sono stati proclamati Patrimonio dell’UNESCO nel 1999. La foresta pluviale ha un’incredibile diversità di specie rare di animali e piante. Altri siti UNESCO che vanta il Costa Rica sono l’Isla de Coco, le sfere rotonde di pietra di Diquis e la Riserva della Cordigliera di Talamanca, nel Parco Nazionale di La Amistad, che si estende in parte anche nella vicina Panama.
Inserita tra le meraviglie Patrimonio dell’Umanità nel 1996, la Riserva della Barriera Corallina del Belize è uno degli ecosistemi più incredibili del mondo e uno dei migliori siti di immersione dell’intero pianeta, con oltre 500 specie di pesci e 260 km di lunghezza. È la barriera corallina più lunga dell’emisfero nord e la seconda più grande del mondo dopo la Grande Barriera Corallina in Australia.
La conservazione di gran parte di un villaggio agricolo risalente ai tempi degli antichi maya ha portato l’UNESCO a dichiarare il sito archeologico di Joya de Cerén, a El Salvador, Patrimonio dell’Umanità nel 1993. Conosciuta ai più come la “Pompei d’America”, questa antica cittadina fu sommersa dalla lava a seguito di alcune eruzioni vulcaniche: ad oggi,  con gli scavi ancora in corso, sono circa 70 le strutture recuperate dagli archeologi e perfettamente conservate.
In Nicaragua si possono visitare due importanti siti UNESCO: uno di questi è la Cattedrale di Leon, nell’omonima città, costruita tra il 1747 e il 1814 e diventata uno dei punti di riferimento più grandi del paese con la sua combinazione di stili barocco e neoclassico. Vicino alla città di Puerto Momotombo si trova invece il secondo sito Patrimonio dell’Umanità del Nicaragua, le rovine di León Viejo, testimonianza eccezionale dei primi insediamenti europei fondati qui nel 1524.
La Riserva di Río Plátano, una delle poche foreste pluviali dell’America Centrale, nell’Honduras settentrionale, è stata dichiarata da UNESCO Patrimonio dell’Umanità per le centinaia di specie di fauna selvatica che ospita al suo interno, per gli incredibili siti archeologici Maya e soprattutto per le tribù indigene che ancora la popolano e che continuano a vivere secondo le loro tradizioni più antiche. Il secondo sito UNESCO della regione è invece quello costituito dalle eccezionali rovine Maya di Copan, che rappresentano una delle più spettacolari realizzazioni del periodo classico maya con bellissime piazze, sculture, altari e stele.
Quando si parla di Cristoforo Colombo non si può non pensare immediatamente alla Repubblica Dominicana. Era il 1492 quando Colombo scoprì l’isola, sulla quale il fratello Bartolomeo iniziò a costruire nel 1496 la città coloniale di Santo Domingo, l’attuale capitale della Repubblica Dominicana. Il centro storico della città è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità da UNESCO nel 1990: tra le altre incredibili bellezze, la città ospita anche la cattedrale più antica dell’intero Nuovo Mondo.

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